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Al Teatro Corso di Mestre Katia Follesa e Angelo Pisani con “Finchè social non ci separi”

today12 Febbraio 2019 34

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Venerdì 15 febbraio (ore 21.15) arriva al Teatro Corso di Mestre l’irresistibile coppia Katia FollesaAngelo Pisani con lo spettacolo Finchè social non ci separi, un percorso comico a tappe che mette a nudo gioie e dolori, pregi e difetti della convivenza tra l’uomo e la donna nell’epoca dei social network. E il pubblico? Oltre a divertirsi, sarà parte attiva dello spettacolo.

 

Hai mai detto a tuo marito che non sopporti che la sera venga a letto con le calze antiscivolo? Hai mai confessato alla tua fidanzata che ti piacerebbe che si ricordasse che sesso non è solo una parola del nostro vocabolario, ma anche un qualcosa che andrebbe praticato? Sei mai riuscito a dire al tuo compagno che prima di baciarti al mattino dovrebbe lavarsi i denti? Sei in grado di dire alla tua Lei che il lavandino serve per lavarsi e non come recipiente per i suoi trucchi?

Molte coppie convivono non dicendosi le cose e il risultato è che la coppia scoppia. Angelo e Katia, coppia sul palco ma soprattutto nella vita, hanno scelto di dirsi tutto, anche le cose meno belle, e per farlo si sono affidati all’ironia che smorza i toni senza sminuire l’importanza di ciò che ci si dice.

Tutto parte da una lista dei difetti. Katia scrive quelli di Angelo e lui fa altrettanto con quelli di lei. La lista viene subito mostrata al pubblico che non solo assisterà per tutto lo spettacolo allo scambio comico tra i due a suon di difetti, ma sarà anche chiamato a dire la propria attraverso il meccanismo dei bigliettini anonimi e dei social. Come? Possiamo solo anticiparvi che in questo spettacolo qualcuno si aggirerà in mezzo al pubblico e che i telefoni rimarranno accesi! Un percorso comico a tappe nella convivenza tra l’uomo e la donna per sottolineare che la bellezza sta appunto nella diversità dei due emisferi a confronto: quello maschile dove calcio, birra e sesso la fanno da padroni, e quello femminile con le sue infinite e incomprensibili, per lui, sfumature.

Scritto da: Redazione

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