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Misure di solidarietà alimentari: Già consegnati 27.700 €

today10 Aprile 2020 1

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Ad una settimana dall’effettiva operatività del sistema di erogazione delle misure di solidarietà alimentare, ecco alcuni dati forniti dai Servizi Sociali del Comune di Chioggia.

Al 9 aprile le domande accolte sono state 365, le respinte 59 (per un totale di 424 domande, pervenute via colloquio telefonico ai due numeri verdi gratuiti: tel. 800 132 122  tel. 800 032 040, attivi con orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00).

Le associazioni convenzionate, Caritas Diocesana e Compagnia delle Opere “Anna Dupuis”, hanno già effettuato le consegne (334 carte prepagate e 21 pacchi alimentari) a tutti i cittadini ammessi finora a contributo. Le località più interessate sono Sottomarina (139 istenze accolte); poi Chioggia centro storico (119); Sottomarina centro storico (42); e poi Borgo San Giovanni (21); Brondolo (10); Sant’Anna (9); Valli (8); Ca’ Bianca (7); Ca’ Lino (6); Cavanella (4). I contributi già erogati sono pari a € 27.700,00.

«Pur in presenza di personale ridotto all’osso a causa di malattie stagionali – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Luciano Frizziero – il Comune di Chioggia si è dimostrato sul pezzo, risultando tra i primi comuni in Veneto ed in Italia ad uscire con una procedura strutturata per far fronte all’emergenza alimentare causata dal lockdown dovuto al Coronavirus. Molte persone che in un primo momento hanno faticato a prendere la linea dei due numeri verdi gratuiti messi a disposizione dell’ente, una volta sostenuto il colloquio telefonico mi hanno ringraziato personalmente per la disponibilità e gentilezza delle assistenti sociali. Io estendo il ringraziamento a tutti gli uffici coinvolti e al personale volontario che è sul campo in aiuto dei nostri concittadini». 

All’ordinanza della Protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020, che ha assegnato al Comune di Chioggia 336.000 euro a favore delle fasce più deboli della popolazione, il Comune ha risposto solo 48 ore dopo, con l’approvazione della Delibera di Giunta n. 64 del 1 aprile che ha apportato al bilancio la variazione indispensabile per poter utilizzare i fondi assegnati e approvare, il giorno immediatamente successivo, le procedure ed i criteri per l’assegnazione dei contributi, rivolti a dare priorità ai nuclei familiari non già assegnatari di altri sostegni economici pubblici.

«Il sistema ha ben retto allo stress iniziale, grazie al lavoro sinergico ed incessante di tutti gli attori coinvolti, che ringrazio – aggiunge il sindaco Alessandro Ferro – ovvero le associazioni di volontariato Carità Clodiense e Compagnia delle Opere Anna Dupuis (a cui sono state affidate, per il bagaglio esperienziale già posseduto in materia di sostegno alimentare, le fasi di acquisizione e distribuzione dei buoni spesa e dei pacchi destinati alle persone con ridotta capacità motoria o non autosufficienti) e il nostro Comune, cui spetta l’individuazione della platea dei beneficiari».

Ad occuparsi della delicata fase di individuazione dei nuclei familiari idonei ad accedere il contributo sono, nello specifico, i Servizi Sociali del Comune che, attraverso i numeri verdi in funzione dalle ore 9 alle 12dal lunedì al venerdì, raccolgono ed istruiscono le richieste. Questo incessante lavoro di squadra, che vede impegnate quotidianamente a tempo pieno e ben oltre l’ordinario orario di servizio, tutte le assistenti sociali attualmente in forza al Settore, ha permesso di raggiungere questo importante risultato. 

Ma il lavoro di accertamento finalizzato a stanare i cosiddetti “furbetti” dell’assistenza pubblica, non si ferma certo alla fase iniziale. Una volta che i singoli nuclei sono stati valutati idonei ad ottenere il contributo sulla base delle dichiarazioni verbali e dei controlli incrociati effettuati, la consegna dei buoni o dei pacchi alimentari da parte delle associazioni di volontariato, è subordinata alla sottoscrizione di un’autocertificazione inerente il possesso di quei requisiti prescritti dalla Deliberazione di Giunta comunale che non possono essere oggetto di verifica immediata, quale ad esempio la disponibilità di una giacenza bancaria/postale, alla data del 29/03/2020, inferiore a € 5.000,00: queste autocertificazioni, in momenti meno convulsi, saranno sottoposte agli opportuni controlli e, nel caso, oggetto di contestazione e denuncia.

Fondare l’assegnazione del contributo sulle autocertificazioni dei singoli è stata una scelta obbligata, suggerita anche dall’ANCI in una circolare del 30 marzo, sia per motivi di celerità nel procedimento sia per motivi di opportunità: i dati ricavabili dall’ISEE, che è lo strumento che normalmente viene utilizzato quale indicatore della situazione economica del nucleo familiare, infatti, sono comunque riferiti al reddito ed al patrimonio di due anni prima e, dunque, non necessariamente indicativi dell’attuale situazione di difficoltà economica del nucleo.

Entro quanto bisogna chiamare i numeri verdi 800 132 122 e 800 032 040
Non c’è un limite temporale, per cui non è necessario precipitarsi a chiamare i numeri verdi. Sulla base delle proiezioni effettuate, i fondi messi a disposizione dal Governo sono sufficienti per permettere di accogliere tutte le domande che perverranno da nuclei familiari in condizioni economiche di difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica che siano valutate idonee. 

Scritto da: Redazione

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