Dalla città metropolitana

Controllo dei green pass da parte dei Carabinieri di Chioggia nei ristoranti

today11 Dicembre 2021 120

Sfondo
share close

Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di Chioggia, hanno aumentato i servizi finalizzati al controllo del rispetto della normativa covid-19, anche relativamente al possesso della certificazione verde.

Un esercizio commerciale a Campagna Lupia, è stato sanzionato poiché il titolare stava svolgendo le mansioni di pizzaiolo pur essendo sprovvisto di green pass, previsto per lo svolgimento della specifica attività lavorativa. Si procedeva quindi alla chiusura preventiva del locale per la durata di cinque giorni.

Un esercizio commerciale a Camponogara è stato invece sanzionato poiché il titolare ometteva di verificare il possesso del green pass ad uno degli avventori, che, essendone sprovvisto, veniva a sua volta sanzionato;

Un’altra sanzione è stata inoltre elevata a Vigonovo, dove in un esercizio commerciale il titolare era sprovvisto di green pass.

Contemporaneamente, non è diminuita l’attenzione al controllo del rispetto delle norme igienico-sanitarie e della tracciabilità della filiera ittica.

Infatti, nella giornata dell’8 dicembre, i carabinieri della motovedetta, durante un  servizio di contrasto alle violazioni in materia di pesca, trasporto e commercializzazione di prodotti ittici, hanno sanzionato amministrativamente due persone, per un totale di euro 3.000,  poiché trasportavano circa 300 kg. di molluschi (nella fattispecie vongole veraci, sistemate in 10 ceste all’interno del veicolo) privi di documentazione di accompagnamento e in condizioni igienico-sanitarie inidoee. Il prodotto, del valore commerciale di euro 3200 circa, veniva sequestrato amministrativamente e rigettato in mare per il ripristino del ciclo vitale.

Nella stessa giornata, in collaborazione con personale del dipartimento di prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima di Chioggia, veniva controllato e sanzionato amministrativamente un ristorante di Sottomarina, dove venivano rilevate carenze igienico sanitarie nei luoghi di stoccaggio degli alimenti, risultati essere in parte privi di documentazione attestante la tracciabilità di filiera e scaduti di validità.

Nello specifico, all’interno dei frigoriferi/congelatori e della dispensa venivano rinvenuti diversi alimenti tra i quali crostacei, molluschi, orate, sogliole, tonno, polpo etc., riposti in confezioni, imballaggi e contenitori privi di etichettatura attestante la loro origine/provenienza. Inoltre, tra gli stessi ve ne erano svariati con data di scadenza antecedente al controllo, come tonno pinne gialle, salmone, carni varie e prodotti lattiero-caseari.

Infine, nel corso dell’ispezione venivano rilevate carenze igienico sanitarie, consistenti in una scarsa pulizia delle attrezzature da lavoro, muri e soffitto scrostati e arredo metallico arrugginito, in contrasto ai requisiti in materia di igiene previsti per le strutture, i locali e le attrezzature destinate alla lavorazione, preparazione e cottura dei cibi destinati al consumo umano.

I prodotti alimentari non tracciati e scaduti di validità, aventi peso complessivo pari a 250 Kg e valore commerciale stimato in € 3.000, venivano sottoposti a sequestro amministrativo per il successivo smaltimento. Le sanzioni pecuniarie complessive, contestate al titolare, ammontano a € 5.800.

Scritto da: Redazione

Rate it

0%