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Anche le categorie turistiche ed economiche plaudono a Chioggia 2024

today1 Febbraio 2022 15

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Anche le categorie turistiche ed economiche plaudono al successo di Chioggia che è entrata nella nella short list delle 10 candidate finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024.

Un ringraziamento a chi ci ha creduto fin dall’inizio, penso al comitato promotore, alle categorie tutte che hanno sposato l’idea e sostenuto il progetto e anche alla commissione ministeriale che ha colto i valori culturali del nostro territorio” afferma il presidente di Gebis, Gianni Boscolo Moretto. “Valori che non si traducono solo in monumenti storici o nel richiamo malatestiano del nostro corso del Popolo, ma che abbracciano un ambito molto più vasto. Dalla pesca, che non è solo un mestiere, ma una tradizione e l’essenza stessa della gente di Chioggia, al turismo che comprende le bellezze naturali e ciò che gli operatori hanno saputo ricavare da quelle bellezze, offrendo un’accoglienza di alto profilo. Certo entrare nelle top ten era un risultato atteso e fortemente voluto, ora però dobbiamo rimanere concentrati e aspettare il verdetto finale che, a prescindere dal risultato, creerà un’eco importante per tutto il territorio. Adesso e per gli anni futuri”.

 “Siamo molto soddisfatti e altrettanto orgogliosi. Abbiamo fatto 90 ora puntiamo a 100 accaparrandoci il titolo” commenta il presidente di Ascom, Alessandro Da Re. “Qualsiasi sia il risultato finale, dobbiamo sfruttare al massimo questa opportunità e il grande volano che si creerà per la nostra città.  Di certo va fatto un grande plauso al comitato promotore che ha lavorato con enorme convinzione creando un movimento che ha coinvolto tutta la città”.

D’obbligo i ringraziamenti a chi ha lavorato per questo risultato che è sicuramente un motivo di orgoglio” dichiara il presidente di Cisa camping, Leonardo Ranieri. “Speriamo nel titolo, ma è comunque un’occasione utile per tirare una linea e ripartire da questo progetto che può essere la leva decisiva per superare i limiti del turismo prettamente balneare e mostrare al mondo, come ci insegna in questi giorni il New York Times, che ci sono cento motivi per venire a Chioggia tutto l’anno. Mostriamoci pronti con le infrastrutture, i parcheggi, gli eventi per far capire che dietro la spiaggia esiste un centro storico da poter visitare sempre. Le lunghe code di queste prime domeniche di sole ci dimostrano che la città attira anche in inverno. Tassello dopo tassello dobbiamo costruire un’offerta strutturata che abbini la parte balneare a quella storica”.

Scritto da: Redazione

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