Dalla città metropolitana

P.N.R.R.: Venezia e il Veneto puntano su Cultura, trasporti locali, edilizia, scuole e sanità

today22 Marzo 2022 35

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Tappa veneziana questo pomeriggio all’Auditorium “The Human Safety Net” delle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco di “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, il ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare con cittadini, imprese e Amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del PNRR.

Daniele Franco, ministro dell’Economia e delle Finanze, Maria Cristina Messa, ministra dell’Università e della ricerca, Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione, hanno illustrato i progetti per la città, i vantaggi per il territorio, il ruolo degli enti locali nell’attuazione del PNRR e le modalità per accedere alle risorse.

All’appuntamento, trasmesso anche in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Venezia, sono intervenuti il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Presenti tra gli ospiti, insieme alle autorità civili e militari, numerosi sindaci della Città metropolitana di Venezia, i rettori delle Università Ca’ Foscari Venezia Tiziana Lippiello e Iuav Benno Albrecht, cittadini e studenti universitari, protagonisti, nella seconda parte dell’incontro, delle domande rivolte ai relatori.

A fare gli onori di casa, Philippe Donnet, Amministratore delegato di Generali: “E’ un grande onore poter essere qui con voi e darvi il benvenuto in questo nuovo auditorium nelle Procuratie Vecchie, in un edificio iconico che dopo cinque anni di restauri, verrà a breve inaugurato. Sei anni fa, quando ho preso la responsabilità di questo Gruppo, era uno spazio abbandonato e vuoto a cui abbiamo deciso di ridare vita con un progetto che non fosse solo architettonico, ma anche umano facendone la casa della nostra Fondazione: un luogo di scambio, di dialogo, ricerca, innovazione e sostenibilità, caratteristiche che da sempre caratterizzano Venezia e che sempre di più dovranno definire l’Italia di domani”.

Cultura, trasporti locali, edilizia, scuole e sanità sono alcuni degli ambiti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sui quali puntano Venezia e il Veneto per realizzare o completare importanti opere in città.

Alcune cifre:

  • Alla Biennale sono destinati quasi 170 milioni di euro
  • 580 milioni di euro per garantire un’assistenza sanitaria di prossimità diffusa capillarmente su tutta la regione
  • 1,2 miliardi di euro per infrastrutture e mobilità sostenibili
  • 308 milioni di euro per bandi per l’istruzione

Luca Zaia, presidente della regione Veneto:“Il PNRR stanzia 2,7 miliardi di euro per la Regione Veneto, che serviranno a finanziare una serie di progetti che vanno dalla transizione ecologica alle infrastrutture, dalla digitalizzazione alla sanità. Ma nell’ottica di dare un contributo alla programmazione nazionale, abbiamo avviato un tavolo del partenariato, coinvolgendo circa 60 stake holders del territorio veneto, e raccolto 150 idee progetto, tra cui 16 progettualità per un controvalore di circa 7,8 miliardi, che potrebbero generare 22 miliardi di PIL a livello nazionale e 110 mila occupati nazionali dei quali 43 mila in Veneto”.

Luigi Brugnaro, sindaco del Comune e della Città Metropolitana di Venezia:“Riuscire a fare le cose insieme e rapidamente: è il modello che propone Venezia. Voglio ringraziare per l’ospitalità il gruppo Generali, che in questi spazi accoglierà anche la Fondazione “Venezia Capitale Mondiale della sostenibilità”, un progetto che unisce pubblico e privato e pone la nostra città come luogo emblematico di studio, ricerca e riflessione sul tema del cambiamento climatico, e non solo, che Venezia vive per prima. Il futuro della città passa da grandi progetti come quelli per la nuova stazione di Mestre, che recupera aree degradate, la nuova Questura a Marghera, nuove strutture sportive, la mobilità lenta, le produzioni alternative di chimica verde, che Eni realizzerà a Porto Marghera, la prenotabilità della città per contenere il turismo, la crescita del numero di studenti universitari che puntiamo a raddoppiare attirando molti giovani europei secondo il modello Boston”.

Maria Cristina Messa, ministra dell’Università e della Ricerca:“Dobbiamo portare i giovani a scegliere di proseguire gli studi universitari dimostrando loro che la laurea dà l’empowerment necessario per poter affrontare una società sempre più complessa e garantendo loro un adeguato supporto economico-finanziario.
Il PNRR per nuove residenze universitarie mette a disposizione circa 1 miliardo di euro, in parte già messi a bando, per passare dagli attuali 40.000 posti letto disponibili in Italia ad almeno 100.000.
Grazie agli investimenti del PNRR abbiamo già aumentato il valore delle borse di studio, soprattutto per coloro che sono fuori sede e per le ragazze che vogliono intraprendere lauree Stem. Puntiamo molto sulle borse di studio per i dottorati, sostenendo coloro che porteranno innovazione in tutti i settori, dalla pubblica amministrazione, il patrimonio culturale, l’impresa. Le città che hanno avuto un aumento di studenti anche internazionali hanno visto crescere la loro attrattività e migliorare le strutture. È una risposta molto positiva. Venezia può seguire questi esempi. Oltre alle Università ci sono anche un conservatorio, un’Accademia di belle Arti, ci sono tante fondazioni. Ha strutture che la possono rendere viva”.

Daniele Franco, ministro dell’Economia e delle Finanze:“La piena attuazione del PNRR si raggiunge se si lavora in sincronia con tutti i livelli governativi e con le imprese. Il Piano è una parte del Next Generation Eu, una grande novità in ambito europeo sia per la sua entità, 750 miliardi, che per le modalità di finanziamento, con l’istituzione per la prima volta di un debito pubblico europeo. L’obiettivo è quello di portare l’Europa fuori dalla pandemia e affrontare due sfide che riguardano il clima e la tecnologia. Il Pnrr cerca di individuare progetti di investimento e riforme che intervengano su aree differenziate e portino il Paese su un sentiero di crescita maggiore, tale da competere, insieme all’Europa, con il resto del mondo. Occorre riprendere una crescita che è stata molto lenta negli ultimi 25 anni, intervenendo anche su aree da troppo tempo bloccate, come il Mezzogiorno. Molto va fatto anche nel campo dell’inclusione aumentando i livelli occupazionali di donne e giovani. Per tutte queste ragioni all’Italia è stata riconosciuta la quota maggiore di investimento, 191 miliardi, a cui vanno aggiunti altri 30 miliardi complementari e i 100 stanziati dal Governo, per un totale di 320 miliardi”.

Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione:“I lavoratori pubblici, i ‘volti della Repubblica’, come li ha definiti il presidente Mattarella, sono stati il perno fondamentale della tenuta del Paese durante la pandemia. Per questo, con le mie riforme, ho deciso di restituire dignità e orgoglio al capitale umano pubblico. In Veneto abbiamo il vantaggio di avere istituzioni d’eccellenza: la sanità, le università che producono arte e cultura, i Comuni efficienti e sempre dalla parte dei cittadini. Con le risorse del PNRR dobbiamo non solo valorizzare le eccellenze, ma moltiplicarle, attraendo altri fondi pubblici e privati. Con questo obiettivo è nata la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, che mi auguro possa diventare un modello da replicare in ogni Città metropolitana d’Italia. Per Venezia è cruciale ricostruire la base economica che le ha permesso, nella sua storia millenaria, gli investimenti necessari a garantire la sua sostenibilità. Base economica significa reddito, mantenimento della cultural heritage, inclusione. Non più Venezia palcoscenico, ma la più antica città del futuro”.

Scritto da: Redazione

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