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Hiromi: in autunno a Brescia e a Padova le uniche due date italiane dell’attesissimo tour

today14 Luglio 2022 50

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Lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre 2022 sono due date da segnare subito sul calendario: è attesa infatti in quei giorni la celebre pianista giapponese Hiromi per le uniche due date italiane del suo tour. Appuntamento prima al Gran Teatro Morato di Brescia il 31 ottobre e poi al Gran Teatro Geox di Padova il 1 novembre.

Hiromi porterà finalmente dal vivo il suo ultimo capolavoro, “Silver Lining Suite”, e sul palco si formerà il cosiddetto “The Piano Quintet”, composto dalla stessa Hiromi al pianoforte e dallo straordinario quartetto d’archi che l’accompagnerà. Uscito nell’ottobre 2021 per Telarc, “Silver Lining Suite” è l’ultimo disco pubblicato da Hiromi, che accoppia alla perfezione il virtuosismo e la potenza emotiva del suo pianoforte con un quartetto d’archi messo in piedi dal violinista Tatsuo Nishie, primo violino della New Japan Philharmonic. Hiromi sarà accompagnata nelle sue esibizioni dal vivo da un quartetto composto da Tom Pigott-Smith (primo violino), Shlomy Dobrinsky (secondo violino), Meghan Cassidy (viola) e Gabriella Swallow (violoncello). Il risultato dell’incontro tra pianoforte e quartetto d’archi sfuma i confini tra la musica classica e il jazz, creando un ibrido vibrante dotato di un’inedita energia ispirata al rock e della bellezza cinematografica che Hiromi ha sempre saputo infondere nella sua musica.
Come afferma la pianista, “per me ci sono solo due generi: quello che muove il mio cuore e quello che non lo fa. Io suono solo la musica che muove il mio cuore”.

Di seguito qualche esempio dello straordinario successo di critica riscosso da “Silver Lining Suite”:

Hiromi, la virtuosa del piano, ha risposto alla pandemia con colpi di creatività: basti pensare alla sua esplosiva performance alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo. La sua relisienza si ritrova anche in “Silver Lining Suite”, dov’è accompagnata da un quartetto d’archi spiccatamente jazz. L’ensemble risultante, che l’artista chiama “The Piano Quintet”, è un’astronave che spinge i suoi virtuosismi pianistici nella stratosfera. Titoli come “Isolation” e “Uncertainty” possono far pensare a uno stato d’animo triste, ma queste composizioni sono gioiose ed entusiasmanti, e a tratti ricordano Erroll Garner.

Scritto da: Redazione

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