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La Polizia Locale di Chioggia, all’esito di autonome indagini di polizia giudiziaria coordinate dalla Procura della Repubblica di Venezia, stamattina ha sottoposto a sequestro penale, in esecuzione del decreto di sequestro emesso dal GIP del Tribunale di Venezia, un edificio al grezzo di due piani fuori terra in corso di costruzione in località Borgo San Giovanni.
L’edificio, in corso di costruzione, è stato edificato demolendo la storica “fabbrica dei cordari” o dei “canevini” già adibita alla lavorazione cordami in fibra vegetale, usati prevalentemente nell’attività marinara locale e non solo, realizzati con tecniche artigianali molto ricercate. Tale attività si era svolta per molti decenni del secolo scorso, nell’immobile e nello scoperto adiacente, e nel tempo era divenuta, secondo il comune sentire popolare, tipica attività artigianale della città di Chioggia. L’edificio, per questo motivo, era stato riconosciuto come bene storico-culturale da sottoporre a particolare tutela, inserendolo nel Piano di Area della Laguna ed Area Veneziana, tra gli immobili di archeologia industriale, quale “…documento della civiltà industriale…”.
L’immobile era stato acquistato all’asta, dal Comune di Chioggia, da un residente a Chioggia che aveva chiesto ed ottenuto un permesso di costruire per ristrutturare ed ampliare il fabbricato.
La “fabbrica dei cordari”, luogo di memoria dell’artigianato e della pesca locale, invece di essere ristrutturata per conservarne intatte le sue impagabili caratteristiche storiche e culturali, è stata completamente rasa al suolo, pur non esistendo alcun rischio di crollo, ed al suo posto è stato costruito un immobile nuovo, di stile moderno, con sagoma, volume e superficie completamente diversa dall’esistente.
Il fascicolo di indagine vede, al momento, tre indagati, tutti chiamati a rispondere di violazioni penali alla normativa edilizia e paesaggistico-ambientale.
Written by: Redazione