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Dopo 10 anni di lavoro all’ombra degli occhi dei più, era il momento di dare luce alle mie tele, partendo da Chioggia, da casa – . Elena Boscolo, classe 1981, insegnante, arte terapeuta in formazione e pittrice, sabato 16 luglio inaugura nella Chioggia dove è nata la sua prima mostra. Negli spazi di Galleria d’Arte G1 con affaccio e ingresso al 644 di Calle San Giacomo, è allestita la retrospettiva di Elena Boscolo «Chaos in Colours», con opere che coprono una parte della sua produzione dal 2010 a oggi.
«Chaos in Colours», LA CREATIVITA’, QUELL’AZIONE TRASFORMATIVA E CAOTICA
“Cos’è Chaos? E’ la mia creatività, quell’azione trasformativa e caotica che da semplice cocktail di emozioni interiori si trasforma e attraverso il colore trasferisce ciò che ho dentro. Chaos è un aspetto intrapsichico emotivo, una mia esigenza.
Ciò a cui mira la mostra è stimolare le emozioni di chi la vive, non il giudizio estetico.
Il mio lavoro d’insegnante con i bambini mi ha permesso di capire, grazie a loro, che nell’arte non c’è il giudizio ma la libertà di espressione”.
ELENA BOSCOLO, BIOGRAFIA E TECNICHE
Nata a Piove di Sacco nel 1981, e residente a Chioggia, nel 2007 si laurea in Scienze dell’Educazione all’Università di Padova. Nel 2019 inizia il percorso di arte terapeuta presso la scuola di specializzazione Artedo. Nel 2010 le prime sperimentazioni pittoriche con “Vuoto Cosmico”, le seconde opere arrivano solo nel 2018 lasciando spazio a forme più astratte. Dal 2019 si radica in maniera preponderante l’aspetto non figurativo a favore di uno stile che richiama l’espressionismo astratto. Le sue emozioni si liberano sulla tela, motivata dall’esperienza in arte terapia, che stimolano l’artista a lasciare fluire la sua essenza in un contesto privo di giudizio.
Le opere hanno una tecnica mista, acrilici, vernici e collage, alcune sono dominate da oggetti di uso quotidiano (una scarpa, un pennello ecc..): oggetti dismessi che prendono nuova vita e nuova dignità trasformandosi in vera e propria opera d’arte.
“Un incontro casuale con Leonardo Tiengo (1942-2021) appassionato d’arte e scultore, cambiò per sempre il mio punto di vista sulla pittura, mi incoraggiò a dipingere dicendo di non temere l’impatto con la tela bianca, ma semmai doveva succedere il contrario”.
I corsi con Silvio Zago, pittore paesaggista informale, furono utili ad Elena per conoscere nuove tecniche e per scoprire il mondo del retrobottega di un artista, fatto di tanti materiali, colori e sogni.
Written by: Redazione