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Forte San Felice, il comitato:”A disposizione 14 milioni per gli interventi, ma urge iniziare i lavori”

today9 Maggio 2023 180

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Un anno fa, il 2 maggio 2022, si è tenuta in Comune  a Chioggia l’ultima riunione del Tavolo tecnico previsto dal protocollo d’intesa tra Ministeri e Comune per il recupero del Forte San Felice. Avveniva dopo un periodo di stallo, il cantiere per il restauro del portale aveva sospeso i lavori ad inizio ottobre 2021, le progettazioni relative agli altri edifici e le procedure relative alla definitiva dismissione del bene rallentavano. Il successivo sopralluogo al Forte dei partecipanti si svolse in un fiducioso sentimento che si fosse ripresa con forza l’iniziativa e si indicava per la metà del successivo mese di giugno la ripresa del cantiere.

“Proprio in quella occasione – spiega Erminio Boscolo Bibi, del Comitato per il recupero del Forte – ci si rese conto dell’estrema urgenza di intervenire, constatando le pericolose crepe formatesi sulle murature delle pareti ovest della torre e del castello medievali. Tant’è che, in attesa di messa in sicurezza di quelle pareti, fu deciso dalla direzione lavori di modificare i percorsi delle visite guidate con l’esclusione di quel settore”

È trascorso un anno e purtroppo i cantieri non si sono ancora aperti, anche se ora sono finalmente annunciati come imminenti. “Da un incontro avvenuto il 9 febbraio 2023 con l’ing. Volpe del Provveditorato OO.PP. e la dott.ssa Bidinotto del CVN – spiega Boscolo Bibi – abbiamo avuto un quadro abbastanza preciso delle attività in corso e in programma da parte di Provveditorato e CVN. Abbiamo avuto la conferma dei finanziamenti disponibili per il recupero del Forte, probabilmente non ancora sufficienti, ma decisamente consistenti: ai 7 milioni di euro delle opere compensative del Mose già stabiliti nel 2018 si sono aggiunti i 5 milioni assegnati dalla finanziaria 2021 al Provveditorato OO.PP e 1,9 milione assegnato a fine 2022 alla Soprintendenza esplicitamente per il restauro del Castello medievale. L’ing. Volpe concluse l’incontro dicendo:” Dobbiamo spendere tutto, dobbiamo spendere bene”. Concordando, aggiunsi:” …e dobbiamo spendere presto!”.

Il passare del tempo continua ad aggravare la situazione: l’azione delle intemperie e della vegetazione infestante non si ferma. “Nei giorni scorsi ci sono state al Forte alcune visite di scolaresche: vedere la ricrescita della vegetazione che copre il Castello e ne mina vieppiù le strutture fa davvero male al cuore” prosegue il Comitato.

L’attenzione dei cittadini verso il Forte rimane sempre viva. “Abbiamo predisposto il programma di visite per il 2023: il primo appuntamento il prossimo 13 maggio in occasione delle Giornate Nazionali dei Castelli ha visto in meno di 48 ore dall’apertura delle iscrizioni l’esaurimento dei posti disponibili” spiega Erminio Boscolo Bibi.

Il processo di recupero del Forte è nato dalla partecipazione dei cittadini (25.122 firme nella campagna dei Luoghi del Cuore FAI del 2016) e continua ad essere segnato dalla partecipazione: qualcuno torna a visitarlo anno dopo anno nella speranza di verificare i progressi attesi.

“Abbiamo inviato ai partecipanti del Tavolo tecnico una lettera in cui ne sollecitiamo la convocazione per rilanciare l’iniziativa: è quello il luogo dove confrontarsi, scambiare le informazioni per coordinarsi e definire le questioni ancora aperte e le prospettive. Confidiamo nello spirito di collaborazione e impegno di tutti gli Enti” si augurano dal comitato per il recupero del Forte. 

Written by: Redazione

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