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Chiara Linguanotto di Funima international ospite su Radio Clodia Radio Clodia
La corsa di Ultimo non conosce ostacoli né termini di paragone.
Sono passati solo 4 anni dal primo Stadio Olimpico, quella che sembrava una scommessa ed era già vinta sul nascere. Poi il mondo si è fermato ma per Niccolò Morriconi è stata una fionda che lo ha portato nel 2023 a toccare quota 23 stadi pieni a soli 27 anni ed altri 5 già annunciati, un palmarès da 28 stadi in soli 5 anni (al netto di una pandemia).
Questo il bilancio a chiusura di un’estate live di cui tiene lo scettro assoluto in biglietteria, dopo una tournée di sole 6 date imballate per un totale di 342.532 presenze.
Nulla da invidiare all’estate scorsa, quando “Ultimo Stadi 2022” superava il tetto dei 600mila biglietti per 15 date.
Nulla da invidiare avrà anche l’estate 2024, dopo l’annuncio a sorpresa del nuovo tour ULTIMO STADI 2024 LA FAVOLA CONTINUA… con 10mila biglietti macinati nella prima mezz’ora dalla messa in vendita per la data dell’8 giugno allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli. Non impallidiscono a confronto i successivi appuntamenti, con 50mila biglietti venduti in mezz’ora per le date di Torino (15 giugno allo Stadio Olimpico), Roma (22 giugno allo Stadio Olimpico), Messina (28 giugno allo Stadio San Filippo), Padova (6 luglio allo Stadio Euganeo), e a giudicare dal trend la parola “Fine” non è presente nel vocabolario del “Principe degli Stadi”.
ULTIMO ha salutato per quest’anno il suo pubblico stringendolo in un lunghissimo e ormai iconico abbraccio in ginocchio, sulle note della hit che da sempre chiude i suoi concerti, “Sogni appesi”, brano scritto a soli 15 anni, che spiega il significato del suo nome d’arte e che dà senso al motto di tutto il suo pubblico: “Dalla parte degli Ultimi per sentirmi primo”.
Un arrivederci dato sul palco dello Stadio San Siro di Milano, dopo un doppio sold out da più di 120mila biglietti davanti ad un pubblico in estasi a cui Niccolò aveva promesso di dare il 110% della sua energia e così è stato. Nei suoi occhi ancora le immagini di una tripletta da tutto esaurito nella sua Roma, tre notti magiche allo Stadio Olimpico che hanno sancito l’indelebile eterna storia d’amore tra il pubblico romano e quello che ad oggi si ritrova a portare avanti la vera tradizione del cantautorato capitolino. E lo fa con orgoglio, ma anche con l’affetto di un immenso Antonello Venditti, tornato al suo fianco dopo averlo tenuto “a battesimo” nel suo primo Olimpico 2019, sotto un cielo di una città che “nun vò padroni” ma che lo ha scelto come condottiero.Nel corso di queste sei date Niccolò ha presentato uno show curato nei minimi dettagli, pensato per dare valore a ogni singolo segmento, per oltre due ore di musica ed emozioni senza sosta. Su un palco imponente, con oltre 600mq di ledwall a dominare le retrovie e un massiccio impianto luci (più di 500 i corpi illuminanti), suggestivi visual e speciali effetti pirotecnici hanno esaltato l’intensa e ricca scaletta dei suoi intramontabili successi tratti dagli album “Pianeti”, “Peter Pan”, “Colpa delle favole”, “Solo” e “Alba” (eseguita da solo al pianoforte su una pedana portata ad alta quota, circondato da un firmamento da mille e una notte, un trompe l’œil in stile cinematografico). Sembra cantare per sé ULTIMO, ma ad accompagnarlo un coro incessante di voci, urla e lacrime del pubblico, che fa propria l’emozione di un repertorio da 59 Dischi di Platino e 20 Dischi d’Oro, più di 2.000.000 di dischi venduti e oltre 1 miliardo di stream collezionati su Spotify.
Negli spogliatoi giallorossi nasce l’inedito “Paura Mai”, che Niccolò esegue da metà tour in avanti, un messaggio di incoraggiamento a superare sempre le proprie paure e non avere timore di guardarsi dentro, chiudendo gli occhi a quello che c’è fuori e che non sempre ci corrisponde.
Con “Titoli di coda”, brano che accompagna il walkout della folla, ULTIMO dà l’appuntamento al prossimo anno, dimostrando di avere ben chiara per il momento la sua dimensione di musica live, legata alla partecipazione oceanica delle folle da stadio, che gli hanno permesso di poter portare il suo messaggio più lontano possibile e a tutto volume.
“Da sempre io punto all’eccellente” canta ULTIMO in uno dei suoi successi in musica, e questo spirito lo porta a scalare vette sempre più alte, con numeri che gli hanno conferito il titolo di cantautore dei record. Come lui stesso racconta nel docufilm dedicato alla sua storia in esclusiva Prime Video “ULTIMO – Vivo coi sogni appesi”, uscito lo scorso maggio 2023: “La musica è un’ossessione, non si può non fare”.
Ed è questa passione e determinazione ad offrire la certezza che ancora una volta la Favola di Ultimo continuerà.
Written by: Redazione
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