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Da inizio 2023, sono nove i casi di meningite registrati in Veneto e legati a diverse cause, come meningococco, pneumococco e herpes virus.
Lo comunica la Direzione Prevenzione della Regione Veneto, che informa che nell’ultima settimana in Veneto sono stati notificati tre casi di meningite che hanno interessato giovani fino ai 17 anni. Tali casi, registrati in provincia di Padova, Belluno e Vicenza, non sono connessi tra di loro e sono dovuti a cause diverse (meningococco, pneumococco e herpes virus).
“Tra questi – informano gli esperti del Veneto – vi è una bambina di 5 mesi deceduta a Padova per meningite da pneumococco. Il pneumococco (Streptococcus pneumoniae) è un batterio che può causare complicanze gravi (ad esempio meningite, polmonite e otite) nei neonati e nelle persone più anziane. Un caso ha coinvolto anche un ragazzo di 17 anni nella provincia di Belluno. Questa meningite è causata da un batterio diverso, il meningococco (Neisseria meningitidis). Le condizioni del ragazzo sono in miglioramento. Sono state messe in atto dalle due ULSS coinvolte (Dolomiti e Marca Trevigiana) tutte le azioni di sanità pubblica previste”.
“Tra le diverse cause di meningite – dicono i tecnici della Direzione Prevenzione – a livello regionale tra il 2022 e il 2023 si è osservata una leggera crescita di meningiti da meningococco, in particolare di tipo B. Il meningococco è un batterio che spesso si trova nelle prime vie aeree di persone sane, senza dare nessun segno di malattia. In alcuni casi, senza segni premonitori, il meningococco può causare quadri clinici gravi come la meningite. Il meningococco causa meningite soprattutto nei neonati e negli adolescenti”
La stessa Direzione Prevenzione ricorda che “per proteggersi da queste infezioni provocate nello specifico da pneumococco e meningococco sono disponibili diversi vaccini. Esistono diversi tipi di pneumococco e la vaccinazione protegge dai sottotipi più diffusi. In regione Veneto da molti anni è già a regime l’offerta attiva gratuita di tutti i vaccini disponibili che proteggono da pneumococco e meningococco. I diversi vaccini sono offerti ai neonati e agli adolescenti in base al rischio associato a queste fasce d’età così come previsto dal Piano Nazionale Vaccinale. L’accesso alla vaccinazione contro il pneumococco e il meningococco per tutti i nuovi nati avviene tramite chiamata attiva con lettera di invito. La percentuale di genitori che non aderiscono alla vaccinazione è del 6% contro il pneumococco e del 9% contro il meningococco. A tutti gli adolescenti al quattordicesimo anno di età è offerta gratuitamente, con chiamata attiva, la vaccinazione contro il meningococco di tipo ACWY. Nonostante l’importanza di questa protezione purtroppo ancora quasi 1 ragazzo su 4 non si vaccina (22%)”.
Dato l’attuale scenario regionale che ha visto la circolazione del meningococco B tra gli adolescenti, la Regione Veneto ha definito un piano straordinario vaccinale. Il piano prevede anche la vaccinazione per il meningococco B per i nuovi 14enni e l’offerta gratuita a richiesta per tutti gli adolescenti e ai giovani adulti (dai nati nell’anno 1997 ai nati nell’anno 2010).
“La vaccinazione – raccomandano gli esperti della Direzione Prevenzione – rimane uno degli strumenti di prevenzione più importanti per ridurre al minimo il rischio e tutelare la salute di tutti. La vaccinazione negli adulti è raccomandata se sono presenti fattori di rischio (per esempio malattie croniche e immunodeficienza) o condizioni particolari (per esempio viaggi in zone a rischio)”.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al proprio Medico Curante o al Servizio Igiene e Sanità Pubblica della propria ULSS.
Written by: Redazione
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