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Conto alla rovescia per la presentazione della candidatura di Chioggia a Capitale italiana del libro 2025. La nostra Amministrazione ha avviato l’iter per la candidatura al conferimento del prestigioso titolo, un iter emozionante e impegnativo, fortemente voluto in particolare dall’Assessore alla Cultura, Avv. Elena Zennaro, coadiuvata dagli uffici competenti e dalla Biblioteca Cristoforo Sabbadino.
Elena Zennaro, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Chioggia: “Stiamo facendo un percorso davvero entusiasmante. Il dialogo, avviato da tempo con le associazioni, sta portando a degli sviluppi veramente interessanti, come pure gli investimenti fatti per la valorizzazione della Biblioteca. Credo che l’eterogeneità degli aderenti al Patto di Lettura sia il nostro punto di forza. Ci ha permesso di avere una conoscenza profonda del territorio, di poterci confrontare con molteplici sensibilità, di liberare risorse latenti.”
Già espletati alcuni dei passaggi necessari a presentare la candidatura condivisa con tutti gli stakeholder, come la convocazione, lo scorso 6 giugno, del tavolo di coordinamento degli aderenti al Patto per la Lettura. Dall’incontro è uscito il pieno e totale appoggio alla presentazione della candidatura, senza “se” e senza “ma”. Unanime la motivazione, condivisa da tutti: Chioggia è pronta a questo iter, la città vanta una produzione letteraria di grande valore e tutti i componenti del Patto si sono riconosciuti in questa candidatura. Sono 24 i soggetti che hanno già aderito al Patto per la Lettura, un numero in costante crescita che annovera scuole, librerie, la ULSS 3 Serenissima, e ancora associazioni culturali, cooperative sociali, tutti uniti nella condivisione degli intenti. Il primo degli obiettivi del Patto è proprio “incoraggiare la lettura e la fruizione del libro, programmando azioni coordinate e congiunte a lungo termine, allo scopo di promuoverne la pratica diffusa anche in contesti dove abitualmente non viene utilizzata, per facilitare la coesione sociale ed il benessere individuale”.
Iter per la candidatura a Capitale italiana del Libro, il bando
Il bando del Ministero della Cultura prevede, ai fini della partecipazione: la realizzazione di un dossier con il relativo progetto culturale della durata di un anno; il soggetto o i soggetti incaricati dell’attuazione delle attività previste e del monitoraggio dei risultati; un’analisi di sostenibilità economico-finanziaria; gli obiettivi perseguiti, in termini qualitativi e quantitativi, e gli indicatori per la misurazione del loro conseguimento; le iniziative, da indicare con particolare riferimento al patto locale di lettura poste in essere per il triennio 2022-2024 ai fini del riconoscimento della qualifica di Città che legge da parte del Centro per il libro e la lettura. Un lavoro di raccolta di informazioni e di dati che terminerà con la candidatura di Chioggia entro l’8 luglio prossimo.
Un ruolo, quello di Capitale italiana del libro al quale Chioggia intende candidarsi, fortemente connaturato nel Dna della città. Riconosciuta dal Centro per il libro e la lettura Città che legge fin dal biennio 2020-2021 e attuatrice del Patto per la lettura Città di Chioggia, la nostra città sostiene con azioni concrete la promozione della lettura e del libro.
Nati per leggere, Maggio dei Libri, Veneto legge sono solo alcune delle iniziative attivate per la divulgazione dell’amore per la lettura. Senza contare l’incessante attività della Biblioteca comunale Cristoforo Sabbadino, istituita nel 1868 e che vanta un’offerta culturale ricca e variegata, diretta in modo particolare ai più giovani, ma fortemente inclusiva e trasversale dal punto di vista dell’età dei suoi fruitori, che vanno dal pubblico maturo ai più piccoli.
Oggi la biblioteca Sabbadino conta oltre 17.000 iscritti, più di 11.000 prestiti cartacei erogati e circa 2.000 tra prestiti in formato ebook e consultazioni dell’edicola on line nel 2023.
La lettura, e più in generale la cultura, sono formidabili strumenti di inclusione sociale, e le esperienze proposte vanno dai tradizionali incontri con l’autore ai laboratori didattici fino ai più moderni metodi di consultazione digitale o il bel servizio di Biblio point dedicato ai turisti, con proposte di letture in svariate lingue. Tutte concrete interpretazioni del primo degli obiettivi del titolo di Capitale italiana del Libro: il miglioramento dell’offerta culturale, la crescita dell’inclusione sociale e il contrasto alla povertà educativa, in considerazione delle esigenze della comunità locale di riferimento.
Written by: Redazione