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Si è svolta nei giorni scorsi a Bibione (Ve) la terza edizione del “Summit del Mare”, evento ideato dalla Conferenza dei Sindaci del Litorale Veneto al fine di incentivare il dialogo tra amministrazioni, associazioni di categoria, aziende e singoli imprenditori sul tema delle buone pratiche per un turismo sostenibile.
Focus dell’edizione 2024 è stato “lavoro dignitoso e crescita economica”, attraverso 10 tavoli di confronto, ciascuno coordinato da un primo cittadino della costa, più uno dedicato alla comunicazione. Oltre duecento sono stati i soggetti pubblici e privati coinvolti in questi veri e propri stati generali dei comuni della costa veneta impegnati nel trovare elementi comuni e iniziative condivise di sviluppo del litorale orientato in generale al miglioramento dei livelli di inclusione, equità e parità di genere.
Oggi la costa veneta è la maggior area per il turismo balneare italiano sia per presenze che per PIL prodotto, e una delle più quotate in Europa, ma gli amministratori non dimenticano il delicato equilibrio da mantenere tra turismo e popolazione residente.
«In questa terza edizione del Summit del Mare abbiamo voluto portare un tema importante: il lavoro, fondamentale perché la costa veneta continui ad avere i numeri e il Pil che ha oggi – ha aperto i lavori la sindaca di Cavallino Treporti e presidente della Conferenza dei sindaci del Litorale, Roberta Nesto –. È fondamentale risolvere il problema dei lavoratori stagionali, delle aziende, del lavoro declinato a 360 gradi. Per questo abbiamo condotto un confronto con gli imprenditori, con i sindacati, con tutte le persone che hanno voluto confrontarsi con i sindaci. Un momento importante e che darà dei frutti nei prossimi mesi. Per il prossimo anno, poi, ci sarà anche una novità importante, un tavolo dedicato ai giovani, ed è su questo che lavoreremo nei prossimi mesi».
A rappresentare il Comune di Chioggia erano presenti il vicesindaco Elena Zennaro e l’assessore Maria Rosa Boscolo Chio. “Il comune di Chioggia – spiega la Vicesindaco e Assessore alle Pari Opportunità, Cultura, Demanio, Agricoltura, Privacy, Trasparenza, Giudice di Pace, Avvocatura Civica e Affari Istituzionali, Patti di Amicizia e Gemellaggi – ha coordinato il tavolo sugli ammortizzatori sociali. E’ stato un confronto molto interessante e ricco di spunti. Siamo partiti da alcune domande “standard”, ad esempio, quali tipi di ammortizzatori sono previsti per il Veneto e abbiamo poi lavorato sulle cause che portano alla richiesta di un ammortizzatore, sviscerando così il problema a 360 gradi. Siamo arrivati a delineare le nostre le best practice di tutti i comuni concludendo sul fatto che bisogna lavorare maggiormente sul senso di appartenenza, sulla mediazione linguistica e sul fatto di andare a tutelare tutte le peculiarità della nostra costa e dei nostri comuni. Abbiamo parlato anche di riqualificazione, perché partendo dagli ammortizzatori già in essere, siamo andati a capire, a valorizzare i singoli elementi di tutela per capirenche bisogna approfondirli e comprendere tutte quelle categorie che ad oggi non vi sono comprese. Gli autonomi sono quelli in generale più esclusi, più svantaggiati ma abbiamo parlato dei nostri acquacoltori e della categoria delle mamme single che devono giostrarsi tra figli, famiglia e lavoro.”
«Tutti e 10 i tavoli hanno affrontato le problematiche essenziali di questo complesso tema e hanno individuato anche delle strategie operative per i prossimi anni – ha aggiunto la presidente della Conferenza Roberta Nesto –. Dobbiamo parlare di flessibilità, di semplificazione, di partite iva e lavoratori dipendenti. Serve però anche un cambio culturale e soprattutto pensare alla digitalizzazione, perché alcune possibilità oggi non ci sono più. Demograficamente abbiamo un gap importante da colmare e quindi dobbiamo ripensare a tanti modi di fare i nostri lavori».
«Il comparto turistico, dopo il Covid, si è trovato a fare i conti con una vera e propria crisi del personale – ha aggiunto il sindaco di San Michele al Tagliamento – Bibione, Flavio Maurutto, comune ospitante del Summit –. In seguito allo stop forzato generato dalla pandemia, molti lavoratori hanno riflettuto sulla propria qualità di vita maturando l’idea di abbandonare il turismo, settore che notoriamente richiede molta energia, impegno e passione, ricercando nuove opportunità altrove.
Ecco che tra le sfide più impegnative del presente vi è senza dubbio quello di porre rimedio alla diffusione di un messaggio tale per cui lavorare nel turismo significhi avere a che fare con un mondo precario ed usurante.
Per rivoluzionare questo nostro stereotipo è necessario valorizzare le nostre spiagge nell’ottica di renderle sempre più attrattive, non solo per il cliente finale ma anche e soprattutto per le risorse umane, senza le quali non è possibile garantire l’efficace funzionamento dell’enorme macchina organizzativa che caratterizza il settore. Questo Summit, quindi, è stato un’occasione preziosa per condividere spunti, esperienze, idee utili a maturare una nuova dimensione del lavoro che favorisca la crescita del personale, il benessere, la concentrazione tra vita lavorativa ed extralavorativa.
Ci siamo resi conto che anche il concetto delle risorse umane è stato superato. Oggi è necessario parlare di persone, di relazioni umane, cambiando linguaggio ed approccio».
Infine, lo stesso Summit ha promosso e presentato 24 azioni concrete di operatori privati e delle 10 amministrazioni della Conferenza, nei settori produttivi del turismo. Tutti con una precisa azione di salvaguardia ambientale e di sostenibilità economica e sociale.
«Il prossimo anno sarà proprio Cavallino-Treporti a ospitare la quarta edizione del Summit del Mare – ha concluso Nesto –. Per l’occasione annunciamo già l’importante novità di aggiungere un tavolo tecnico dedicato ai giovani, con una loro partecipazione di confronto attiva».
Written by: Redazione
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