Chioggia, la Polizia Locale va riformata. Sattin:”Servono più agenti in strada, le telecamere da sole non bastano”

Il corpo della polizia locale di Chioggia è in ritardo di vent’anni rispetto ad altre realtà: è quanto dichiarato dal comandante Luca Sattin, alla guida del comando cittadino dallo scorso 4 marzo. Il comandante ha espresso queste parole lunedì, durante la seduta del consiglio comunale, in occasione dell’approvazione unanime della convenzione tra i comuni di Venezia e Chioggia per una gestione condivisa delle funzioni di polizia locale e sicurezza urbana.

Sattin ha evidenziato le difficoltà organizzative rispetto a precedenti esperienze a Trento, Padova e Albignasego, dove la gestione risultava molto più avanzata. Ha affermato: “Qui è come essere tornato a vent’anni fa. La convenzione con Venezia è solo un primo passo, ma ci saranno altri interventi necessari per portare miglioramenti.” Tra questi, anche la modalità di reclutamento è un punto centrale, per liberare risorse che possano presidiare il territorio.

Chioggia è una città “indisciplinata”, ha osservato Sattin, dove il mancato presidio stradale porta alla scarsa osservanza delle regole. Le multe da sole non bastano: “Puoi fare tutte le contravvenzioni che vuoi, ma se non sei presente sul territorio, non ottieni risultati. Servono più agenti in strada”.

La convenzione con Venezia prevede che alcuni servizi siano gestiti direttamente dal comando del capoluogo, liberando così tra quattro e sei agenti a Chioggia, che potranno essere impiegati in altre attività. Sarà Venezia a occuparsi delle contravvenzioni, con le spese procedurali già a carico dei cittadini, della gestione della centrale operativa e dell’attività di bonifica post-incidente, oltre che della formazione, fondamentale per il corpo chioggiotto. Tuttavia, le risorse così liberate non saranno immediatamente operative su strada, dovendo prima smaltire il lavoro arretrato. Sattin guarda al futuro e conclude: “Sto lavorando al Comando di domani, quello che vedremo tra 4-5 anni, ma è fondamentale partire da questi cambiamenti per progredire”.