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today26 Novembre 2024 15 7
Italiana, con figli, maltrattata dal compagno o marito, insomma, da chi diceva di amarla. E’ questo l’identikit della donna che si rivolge più spesso al Centro Antiviolenza Civico Donna di Chioggia che oggi fornisce supporto a 25 persone (il Centro di Chioggia è associato a quello del Comune di Cavarzere che ad oggi ha in carico 9 donne).
“Nato nel 2026 – spiega Sandro Marangon, Assessore ai Servizi sociali del Comune di Chioggia – il Centro oggi, grazie alla preziosa collaborazione dei professionisti della Cooperativa Iside, si prende carico delle donne che vogliono uscire da contesti di abuso, fisico e psicologico. L’88% delle donne che si rivolgono al Centro è italiana, il 76% ha figli/e, nell’87% dei casi il carnefice è il marito, il compagno o il convivente”.
“Quella del 25 novembre – afferma Mauro Armelao, Sindaco di Chioggia – non deve essere “solo” la Giornata contro la violenza sulle donne ma deve sempre essere un punto di partenza per nuovi progetti e iniziative che anche l’Amministrazione comunale deve mettere in campo. Già i Servizi sociali sono impegnati costantemente nel dare ausilio anche alle forze dell’ordine che si trovano ad intervenire in situazioni da codice rosso ma l’attenzione della nostra Amministrazione è sempre a livelli di massima allerta. Dobbiamo sconfiggere questa piaga sociale partendo dalle scuole, insegnando ai bambini il rispetto verso la compagna di classe. Anche questa è una battaglia che va combattuta facendo squadra tra istituzioni, mondo del volontariato, associazionismo, parrocchie, nessuno escluso. Purtroppo si combatte contro un nemico subdolo che il più delle volte si annida proprio all’interno delle famiglie stesse. Dico sempre alle donne: abbiate fiducia nelle istituzioni e denunciate. Non lasciate mai perdere pensando che una persona possa cambiare, la violenza, fisica e psicologica, non è amore! L’amore è altra cosa”.
Per completezza di informazione aggiungiamo che il Centro Antiviolenza di Cavarzere ha in carico 9 donne, il 44,4% italiane, il 66,6% ha figli/e e nel 100% dei casi il maltrattate è marito/compagno/convivente.
Il Centro Antiviolenza Civico Donna di Chioggia
Da aprile 2024 il Centro, a Chioggia come a Cavarzere, viene gestito dai professionisti della Cooperativa Iside, con un operatore dedicato a ciascun centro, oltre al supervisore clinico, personale rigorosamente femminile. L’intervento degli operatori consiste nella prima accoglienza e ascolto. Le donne trovano uno spazio riservato e anonimo al quale potersi rivolgere per segnalare le loro esigenze. In base alla valutazione che ne consegue, si decide il percorso da intraprendere, e a quel punto può esserci il coinvolgimento, ad esempio, dello psicologo, di un avvocato o dei servizi sociali nel caso serva un’eventuale accoglienza fuori dalla casa condivisa con il coniuge o compagno. I Centri cercano di aiutare le donne anche dal punto di vista lavorativo, infatti sono in rete con i Centri per l’Impiego del territorio. Ogni caso trattato, ovviamente, è storia a sé, impossibile intervenire nello stesso modo per tutte le donne che si rivolgono al centro. L’importate è che i città ci sia un altro posto sicuro sul quale fare affidamento.
Il Centro Antiviolenza Civico Donna è stato istituito nel marzo 2016 dal Comune di Chioggia, associato ai Comuni di Cavarzere e Cona con il contributo della Regione del Veneto.
Il Servizio si rivolge alle donne vittime di violenza e alle loro figlie e figli, offre consulenza psicologica e legale gratuita, proponendo un percorso di accompagnamento per l’uscita dalla spirale della violenza, che viene intrapreso su consenso della donna assicurando l’anonimato e la riservatezza.
L’intervento è gratuito e viene svolto applicando una metodologia di accoglienza basata sulla relazione tra donne.
Il Centro opera in rete con i servizi territoriali del Distretto di Chioggia dell’ULSS 3 (Consultorio e Pronto Soccorso dell’EX-ULSS 14), Servizi Sociali, Forze dell’Ordine, Istituzioni Scolastiche e con altri servizi antiviolenza.
Mail: servizi.sociali@chioggia.org
Numero rete nazionale antiviolenza: 1522
Written by: Redazione