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Pesca: La marineria di Chioggia agli apici del comparto ittico nazionale

today5 Dicembre 2024 99

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Con la pubblicazione del Report sulla Marineria di Chioggia, l’Osservatorio Socio-Economico della Pesca e dell’Acquacoltura di Veneto Agricoltura riprende il ciclo di analisi periodiche dedicate alle marinerie dell’Alto Adriatico. Il documento approfondisce statistiche e tendenze della filiera ittica, confermando l’importanza della flotta chioggiotta.

Chioggia si conferma protagonista dell’Adriatico con una flotta di 222 pescherecci, tra le più grandi e moderne della regione, che rappresenta oltre un terzo dell’intera flottiglia veneta. La flotta ha registrato un incremento del +2,8% rispetto al 2022 e del +5,2% su base decennale.

Nel 2023, le imprese del settore ittico primario sono 434, di cui 295 attive nella pesca marittima (in calo del -17,1% rispetto al 2014) e 139 nell’acquacoltura, che invece segnano un incremento del +47,9% nello stesso periodo. Ampliando lo sguardo all’intera filiera, incluse le attività di trasformazione e commercio, le imprese attive sono 603, un lieve calo del -1,0% in dieci anni.

Produzione e mercato
Nel 2023, al mercato ittico di Chioggia sono state sbarcate 6.319 tonnellate di prodotto locale, pari all’83% del totale, registrando un calo del -8,0% rispetto al 2022. Tuttavia, il fatturato è cresciuto del +10%, raggiungendo 24,1 milioni di euro. I transiti complessivi, che includono prodotti nazionali ed esteri, ammontano a 7.574 tonnellate (-40,8% rispetto al 2014), con ricavi di circa 33,6 milioni di euro, in flessione del -13% su base decennale.

A livello di prezzi, si segnalano significativi aumenti delle quotazioni delle principali specie ittiche rispetto a dieci anni fa: sardine (+40,9%), cefali (+57,4%), orate (+57,7%) e moscardini (+92,9%).

Focus sui molluschi
La pesca e l’allevamento di molluschi bivalvi restano un’eccellenza per Chioggia. Il Consorzio Co.Ge.Vo. gestisce 77 turbosoffianti, che nel 2023 hanno pescato 1.845 tonnellate di molluschi, con un incremento del +43,7% rispetto all’anno precedente. Particolarmente significativa è stata la ripresa della produzione di lupini (+62,4%). Nonostante questi dati positivi, il settore della vongola di mare sta affrontando una grave crisi dovuta a fattori climatici e ambientali, che rischiano di compromettere la produzione.

Infine, la venericoltura in laguna continua a garantire un buon livello produttivo grazie alla vongola filippina, mentre la mitilicoltura, ormai spostata in mare aperto al largo di Pellestrina con impianti longline, rappresenta un’evoluzione strategica per il settore.

Written by: Redazione

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