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Presentata la stagione crocieristica: Brusco calo di arrivi di navi nel porto di Chioggia

today4 Marzo 2025 210 4

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Mentre Venezia e il Veneto si preparano alla stagione crocieristica 2025, a Chioggia il clima non è del tutto sereno. Se nel complesso il settore registra una crescita rispetto all’anno precedente, con un incremento del numero di passeggeri e di scali previsti, la città lagunare si trova a dover fare i conti con una riduzione significativa degli approdi delle navi da crociera.

Le previsioni per il 2025

L’avvio della stagione è fissato per il 22 marzo, con l’arrivo della Viking Star a Fusina. Complessivamente, si stimano 644mila passeggeri movimentati (contro i 634mila del 2024) e 514 scali (in crescita rispetto ai 492 dello scorso anno). Le compagnie coinvolte passano da 21 a 25, mentre le navi impiegate saranno 50, di cui quattro faranno il loro debutto nel porto veneziano.

Per quanto riguarda gli scali, il sistema di approdi diffusi comprende Fusina, Porto Marghera, San Basilio, Marittima e Chioggia. Fusina, in particolare, si conferma come terminal di riferimento per le navi di lusso, con investimenti mirati da parte di Venezia Terminal Passeggeri (VTP), che ha stanziato 5 milioni di euro per il suo sviluppo.

Chioggia penalizzata: il commento del sindaco Armelao

Se per Venezia si tratta di una stagione in crescita, lo stesso non si può dire per Chioggia, che vede il numero di approdi calare drasticamente: dalle 33 crociere del 2024 si scenderà a 18. Una flessione che preoccupa il sindaco Mauro Armelao, il quale ha espresso il suo disappunto. «Sono felice che il sistema crocieristico del Veneto funzioni, ma meno felice per il minor numero di crociere che arriveranno a Chioggia», ha dichiarato il primo cittadino, annunciando l’intenzione di chiedere un incontro con VTP, Autorità portuale e Agenzie per garantire almeno 30-35 scali annuali.

L’importanza delle crociere per Chioggia è notevole non solo per il turismo, ma anche per l’indotto economico che ne deriva. Un minor numero di navi significa meno visitatori, meno opportunità per le attività locali e un possibile rallentamento dello sviluppo turistico della città.

Written by: Redazione

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