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Inverno 2024-2025: Per ARPAV un’altra stagione segnata dal caldo anomalo

today13 Marzo 2025 30

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L’ultimo mese della stagione invernale 2024-2025 si è chiuso con temperature superiori alla norma, confermando il trend registrato nell’ultimo decennio. A livello regionale, gli apporti pluviometrici sono stati complessivamente in linea con la media storica, sebbene leggermente inferiori rispetto agli ultimi dieci anni.

Temperature in aumento
Rispetto al periodo di riferimento 1991-2020, la temperatura media invernale ha registrato per il settimo anno consecutivo un valore ben superiore alla norma. L’anomalia regionale è stata di +1.6 °C, con temperature minime che hanno segnato un incremento di +2.3 °C e massime in crescita di +0.9 °C. Si conferma, dunque, il costante riscaldamento della stagione invernale.

Precipitazioni nella norma
Il mese di febbraio è stato leggermente più asciutto rispetto alla media dell’ultimo decennio, ma sostanzialmente in linea con il trentennio 1991-2020. Le piogge non hanno quindi mostrato variazioni significative, mantenendosi nei valori attesi.

Neve e manto nevoso
Nel corso del mese di febbraio sono caduti mediamente tra i 50 e i 65 cm di neve fresca a 2000 m di quota nelle Dolomiti e tra i 65 e gli 85 cm a 1600 m nelle Prealpi. Tuttavia, dall’inizio della stagione invernale, il deficit di precipitazione nevosa resta marcato: -34% nelle Dolomiti e -38% nelle Prealpi. La fusione precoce del manto nevoso oltre i 2000 m è stata favorita da ben 19 giorni con temperature medie superiori a 0 °C.

Giorni di gelo in calo
Il numero di giorni di gelo continua a ridursi, confermando un trend negativo statisticamente significativo negli ultimi 30 anni. A febbraio, i giorni di gelo si sono ridotti del 25% rispetto alla media di ogni decennio.

Una stagione calda e poco nevosa
Il mese di febbraio chiude un inverno caratterizzato da temperature superiori alla norma in tutti i tre mesi della stagione e da apporti pluviometrici complessivamente prossimi ai valori medi. La tendenza al riscaldamento e la riduzione del manto nevoso evidenziano ancora una volta i segnali del cambiamento climatico in atto.

 

Written by: Redazione

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