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Alcol, l’allarme corre tra le giovani: sempre più ragazze vittime della dipendenza

today17 Aprile 2025 24 5

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Cresce in modo silenzioso ma costante il numero di donne, sempre più giovani, che si avvicinano all’alcol e sviluppano una vera e propria dipendenza. A lanciare l’allarme è l’Ulss 3 Serenissima, che in occasione dell’Alcohol Prevention Day ha acceso i riflettori su un fenomeno in forte espansione, soprattutto tra adolescenti, ventenni e trentenni.

A confermare la tendenza è il Servizio per le Dipendenze (SerD) dell’azienda sanitaria veneziana: nell’ultimo anno sono state 250 le donne prese in carico per Disturbo da uso di alcol, a fronte di 692 uomini. Un dato che sottolinea come la dipendenza femminile stia crescendo progressivamente, con un dettaglio che preoccupa ancora di più: l’età di accesso si sta abbassando in modo significativo.

In quattro anni, la percentuale di ventenni e trentenni arrivate al SerD per problemi di alcol è raddoppiata, passando dal 12,6% al 25% sul totale dei nuovi accessi femminili. Tra le minorenni, in particolare tra i 15 e i 17 anni, i numeri sono in costante aumento e stanno ormai raggiungendo quelli dei coetanei maschi, superandoli nel cosiddetto “consumo a rischio”.

A livello nazionale, la fotografia del fenomeno conferma quanto rilevato nel territorio veneziano: tra gli adolescenti, le ragazze hanno superato i ragazzi nel consumo di alcol a rischio, evidenziando un cambiamento culturale e sociale che non può più essere ignorato.

Non meno allarmanti i dati relativi alle donne seguite per dipendenza da alcol associata ad altre sostanze come cannabis, eroina o cocaina: negli ultimi dodici mesi le ragazze in trattamento hanno raggiunto numericamente i coetanei maschi.

Proprio per approfondire e affrontare questa emergenza, la Rete Alcologica Territoriale ha dedicato l’edizione 2025 dell’Alcohol Prevention Day alle donne, con un focus specifico su gravidanza e consumo di alcol.

«Il tema del giorno è stato scelto per la sua importanza — spiega Laura Suardi, responsabile del SerD di Mirano e Dolo —. Lo Spettro dei disturbi feto-alcolici (Fasd) rappresenta la più grave disabilità permanente totalmente evitabile. Basta astenersi completamente dal consumo di alcol durante la gravidanza per eliminarne il rischio».

Il Fasd comprende una serie di danni permanenti, dalle malformazioni fisiche a lesioni cerebrali, fino al ritardo nello sviluppo neurologico e nella crescita. La forma più grave, la Sindrome feto-alcolica, è considerata la principale causa conosciuta di ritardo mentale nei bambini. Un disturbo invisibile, troppo spesso sottovalutato, i cui effetti si manifestano con gravità variabile e restano per tutta la vita.

«La nostra priorità — aggiunge Alessandro Pani, direttore del Dipartimento per le dipendenze dell’Ulss 3 — è promuovere conoscenza e prevenzione non solo tra i cittadini, ma anche tra i professionisti della salute: ginecologi, ostetrici, pediatri, medici di famiglia e assistenti sanitari. Serve un’azione coordinata per intercettare precocemente le situazioni a rischio e proteggere la salute dei più piccoli fin dalla gravidanza».

A ribadire l’importanza di non sottovalutare il problema è anche Massimo Zuin, direttore dei servizi sociosanitari dell’Ulss 3:
«Il nostro messaggio alle famiglie e agli amici di chi si trova in difficoltà è semplice: non abbiate paura di chiedere aiuto. I servizi per le dipendenze sono a disposizione per offrire supporto, consulenze e, se necessario, percorsi di cura multidisciplinari. Nessuno deve sentirsi solo o provare imbarazzo nel chiedere un primo consiglio».

L’evento “Gravidanza e primi 1000 giorni: e l’alcol?” ha raccolto anche il contributo di esperti nazionali come Patrizia Riscica, presidente del Comitato scientifico dell’Associazione italiana disordini da esposizione fetale ad alcol e droghe, oltre ai professionisti dei servizi territoriali dedicati a infanzia e famiglia.

Una giornata importante per ribadire, con forza, un messaggio chiaro: il consumo di alcol è un rischio reale, soprattutto per le giovani donne e per chi affronta una gravidanza. Prevenzione e consapevolezza sono, ancora una volta, le armi più efficaci per fermare un fenomeno in continua crescita.

Written by: Redazione

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