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Chioggia, dopo 30 anni salta il centro estivo “Estate Junior”

today20 Maggio 2025 63

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Dopo oltre trent’anni di attività, quest’estate non ci sarà il centro estivo comunale “Estate Junior”. La notizia ha colto di sorpresa centinaia di famiglie, che da anni contavano su questo servizio per garantire ai propri figli – soprattutto nei mesi di luglio e agosto – un ambiente educativo, inclusivo e sicuro.

“Estate Junior” coinvolgeva ogni anno circa 350 bambini, inclusi numerosi minori con disabilità. Negli ultimi anni era stato realizzato un modello virtuoso che, grazie alla collaborazione con l’ULSS e un’attenta pianificazione, aveva permesso di garantire anche un servizio di assistenza dedicata. Il tutto con costi ridotti – da 80 a 50 mila euro – e con un impatto fondamentale sulla qualità della vita delle famiglie.

La cancellazione del centro rappresenta per molti un duro colpo. “La nostra città – prima nella provincia e sesta in tutto il Veneto per numero di minori coinvolti – perde un presidio educativo, sociale e inclusivo”, si legge in una nota dalle opposizioni. “Un passo indietro gravissimo, con pesanti ripercussioni sul lavoro delle famiglie, sull’organizzazione quotidiana e soprattutto sull’inclusione dei bambini più fragili. Annunciamo una mobilitazione per chiedere che questa scelta venga ritirata e che Estate Junior venga ripristinato”.

Secondo i promotori della protesta, le risorse pubbliche sarebbero state dirottate su iniziative “di dubbia utilità”, a discapito dei servizi essenziali per la comunità.

La replica dell’amministrazione comunale

Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore al sociale Sandro Marangon, che difende le scelte fatte dalla giunta: “L’assistenza ai minori con disabilità è garantita, come negli anni precedenti. Inoltre, da quest’anno, le famiglie potranno scegliere liberamente il centro estivo più adatto alle esigenze del proprio figlio. Abbiamo introdotto per la prima volta un contributo economico concreto: 100 euro a figlio per le famiglie con ISEE fino a 15.000 euro. Un aiuto reale e diretto per chi ha più bisogno”.

Marangon sottolinea inoltre che la città dispone di “numerose strutture comunali messe a disposizione per ospitare i centri estivi organizzati da enti, associazioni, parrocchie e realtà locali”. “Chioggia non chiude le porte alle famiglie, anzi le apre al sostegno, alla libertà di scelta e all’inclusione”, conclude l’assessore. “I nostri uffici sono a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie”.

Incertezza e rabbia tra le famiglie

Nonostante le rassicurazioni, tra le famiglie regna incertezza. In molti lamentano la mancanza di un’offerta comunale coordinata, con il rischio di diseguaglianze nell’accesso ai servizi e una frammentazione che potrebbe penalizzare proprio i più fragili.

Il dibattito è aperto e destinato a crescere nelle prossime settimane, con l’estate ormai alle porte e ancora molti interrogativi sul futuro dei servizi educativi in città.

Scritto da: Redazione

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