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Giovedì 22 maggio, alle ore 17:30, il Museo di Storia Naturale “Giancarlo Ligabue” di Venezia ospita un incontro pubblico dedicato al gabbiano reale, una presenza sempre più familiare — e talvolta problematica — nella vita quotidiana della città lagunare. L’appuntamento sarà l’occasione per presentare i risultati aggiornati dello studio condotto da CORILA, su incarico di Veritas e del Comune di Venezia, finalizzato a delineare una strategia di gestione integrata per la convivenza con questa specie protetta.
All’incontro interverranno voci autorevoli del mondo scientifico e istituzionale: Patrizia Torricelli, già docente di Ecologia all’Università Ca’ Foscari, Massimiliano De Martin, assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, Andrea Razzini, direttore generale di Veritas, e i ricercatori Francesca Coccon (CORILA) e Matteo Zucchetta (CNR-ISP). A concludere i lavori sarà Pierpaolo Campostrini, direttore generale di CORILA.
Lo studio, condotto dal 2016, ha monitorato l’evoluzione della popolazione urbana del gabbiano reale, analizzandone distribuzione, abitudini e interazioni con cittadini e turisti. Una delle evidenze principali emerse è che, contrariamente alla percezione comune, il numero di esemplari è stabile dal 2018, con una riduzione significativa delle coppie nidificanti: da circa 500 nel 2021 a 337 nel giugno 2024 (–34%).
Il calo è stato attribuito in parte ai numerosi cantieri di ristrutturazione che hanno interessato i tetti degli edifici storici, riducendo gli spazi adatti alla nidificazione.
Uno dei problemi storici era rappresentato dai sacchetti dell’immondizia lasciati in calle, spesso presi di mira dai gabbiani. La situazione è migliorata grazie all’introduzione, nel 2016, della raccolta porta a porta, che ha ridotto l’accesso dei gabbiani al cibo e migliorato l’igiene urbana.
Parallelamente, Veritas ha installato messaggi sui cestini pubblici, in italiano e inglese, per sensibilizzare i cittadini a non dar da mangiare ai gabbiani, non lasciare rifiuti e non consumare cibo all’aperto in zone sensibili.
Tra le novità del biennio 2024–2025, l’uso di immagini satellitari e aeree ad alta definizione per rilevare le coppie nidificanti e un’approfondita indagine sulla percezione dei cittadini: oltre 650 le risposte raccolte, da cui emerge che il 65% considera la specie problematica, soprattutto tra chi vive o lavora stabilmente a Venezia.
Significativo anche il dato sullo scarto tra percezione e realtà: più del 65% dei partecipanti crede che la popolazione sia in aumento, nonostante i numeri dimostrino il contrario.
Lo studio propone una strategia ecologica integrata, con interventi diretti e indiretti:
Rimozione dei nidi su richiesta
Installazione di dissuasori fisici per evitare la nidificazione
Campagne informative nei luoghi dove si verificano più spesso furti di cibo
Utilizzo di ombrelloni e coperture nei plateatici per ridurre l’attrattiva visiva
Sperimentazione della sterilizzazione chirurgica degli adulti, previo parere ISPRA
A ciò si affianca un monitoraggio costante ogni 2–3 anni e un’intensa attività di comunicazione e sensibilizzazione.
L’iniziativa sottolinea l’importanza di un approccio ecosistemico e partecipativo nella gestione della fauna selvatica urbana. Conoscere meglio il gabbiano reale e il suo comportamento è il primo passo verso una convivenza più serena e rispettosa, che tenga conto sia della tutela della biodiversità sia della qualità della vita dei cittadini.
Scritto da: Redazione
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