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Il futuro corre lungo un tubo: dal Veneto parte la rivoluzione Hyper Transfer

today4 Giugno 2025 26

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“Immaginate di viaggiare da Milano a Venezia in appena 15 minuti, o da Berlino a Venezia in poco più di un’ora, in modalità silenziosa, sostenibile e a zero emissioni”. Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha annunciato l’avvio della fase operativa di Hyper Transfer, il progetto di mobilità ultraveloce basato su capsule a levitazione magnetica, presentato oggi al salone internazionale Transport Logistic 2025 di Monaco di Baviera.

Un’infrastruttura rivoluzionaria, che promette di trasformare radicalmente il concetto di trasporto passeggeri e merci, rendendolo non solo rapidissimo, ma anche sostenibile ed energeticamente autosufficiente.

Il Veneto alla guida dell’innovazione

Il Veneto è la culla di questa rivoluzione – ha dichiarato Zaia –. Qui tutto è cominciato con la firma del Protocollo d’Intesa del 16 marzo 2022, con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Concessioni Autostradali Venete (CAV), in collaborazione con Italferr, Università di Padova, Webuild e Leonardo”.

Il primo passo concreto sarà la costruzione di un test track sperimentale di 10 chilometri tra Padova e Venezia, una tratta su scala reale in cui verranno testate le capsule, i sistemi di controllo e la gestione energetica del sistema. Il test rappresenta una tappa fondamentale per verificare sul campo le tecnologie già validate dallo studio di fattibilità condotto da Italferr e dall’Università di Padova.

Silenzioso, sostenibile, energeticamente autosufficiente

Hyper Transfer promette prestazioni senza precedenti: capsule a levitazione magnetica che viaggiano in tubi a bassa pressione, con una riduzione drastica dell’attrito e del rumore. “Parliamo di un abbattimento acustico fino a 70 decibel e di un consumo energetico inferiore del 60% rispetto all’aereo – ha sottolineato Zaia –. Inoltre, grazie ai pannelli fotovoltaici integrati nel tracciato, il sistema può produrre più energia di quanta ne consuma”.

Un modello, insomma, che non guarda solo alla velocità, ma si propone come standard di sostenibilità e resilienza infrastrutturale, replicabile in tutto il mondo.

Da Padova al mondo

Non è un progetto per pochi privilegiati, ma un’infrastruttura pensata per diventare accessibile, modulare e globale – ha proseguito Zaia –. Un domani potrà essere adottata in altri territori, anche nei Paesi in via di sviluppo, dove c’è un urgente bisogno di reti moderne e sostenibili”.

Con Hyper Transfer, il Veneto si posiziona come punto di riferimento internazionale per lo sviluppo della mobilità del futuro. “Siamo pronti ad accogliere investitori, enti di ricerca e governi interessati a collaborare o replicare il modello – ha concluso il Presidente –. Il futuro della mobilità corre lungo un tubo. E parte da qui, dal Veneto”

Scritto da: Redazione

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