La stretta sugli autovelox voluta dal Governo spegne numerosi impianti lungo la Statale Romea, ma non quelli di Chioggia. È quanto emerge dopo l’entrata in vigore del decreto interministeriale firmato dai ministri Salvini e Piantedosi lo scorso maggio, che ha introdotto nuove regole stringenti per il posizionamento e la gestione dei dispositivi per il controllo elettronico della velocità.
Il provvedimento, tra le varie modifiche, impone che gli autovelox non siano soltanto certificati, ma anche omologati, oltre a rispettare precise indicazioni sulla loro collocazione. A seguito del decreto, la Prefettura di Venezia ha disposto lo spegnimento degli impianti che non rientrano nei parametri fissati dalla normativa. Tra questi, anche quelli presenti nei territori comunali di Mira e Campagna Lupia.
Rimangono invece attivi – e sono ormai gli unici nel tratto veneziano della Romea – i due autovelox situati nel comune di Chioggia. Uno di essi, posto sul ponte translagunare, era stato disattivato nei mesi invernali a causa dei lavori sul viadotto, ma ora che il cantiere è in fase di conclusione, tornerà presto in funzione.
La decisione di spegnere gran parte degli impianti sta però sollevando preoccupazioni, soprattutto in vista del picco di traffico estivo. Già nei weekend di fine maggio e inizio giugno si sono registrati rallentamenti e situazioni critiche, complici l’aumento dei flussi turistici e la ridotta presenza di controlli automatici.
Molti Comuni esprimono timori per la sicurezza stradale. A Chioggia, invece, i dispositivi regolarmente in funzione rappresentano – almeno per ora – un presidio attivo sul fronte della prevenzione.