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Tegnùe di Chioggia: Raccolti 320 kg di rifiuti marini grazie al progetto Poseidone

today19 Giugno 2025 28

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Si è conclusa con successo la seconda e ultima campagna di pulizia dell’habitat marino nel sito Natura 2000 delle Tegnùe di Chioggia, nell’ambito del Progetto Poseidone, finanziato dal Programma Interreg Italia-Slovenija e finalizzato alla tutela della natura e della biodiversità, in particolare degli habitat marini.

Dal 10 al 13 giugno, due équipe composte ciascuna da due Operatori Tecnici Subacquei (OTS) di IDRA, supportati da esperti di Laguna Project, hanno operato con tre imbarcazioni dedicate per rimuovere i rifiuti marini presenti nella Tegnùa Cittadella (Area 1). Al termine delle operazioni, sono stati raccolti e conferiti a Veritas circa 320 chilogrammi di rifiuti, costituiti principalmente da attrezzature da pesca, reti, cime e materiali per l’acquacoltura, come calze per mitili. In misura minore, sono stati rinvenuti anche rifiuti di origine urbana.

A illustrare l’importanza dell’azione è stato l’assessore regionale alla Pesca, ai Parchi e al Territorio Cristiano Corazzari, che ha dichiarato: “Il progetto Poseidone ha rappresentato un’importante azione conservativa per il sito delle Tegnùe, ottenendo grande attenzione a livello locale. Sono particolarmente soddisfatto dei risultati raggiunti, con la pulizia di circa il 70% dell’Area 3 nel 2024 e di quasi il 70% della Tegnùa Cittadella nell’Area 1. Desidero ringraziare tutte le realtà coinvolte per la proficua collaborazione, fondamentale per il successo dell’iniziativa, tra cui il Comune di Chioggia per l’attività di coordinamento e il Nucleo Sommozzatori della Polizia di Stato della Questura di Venezia per la loro preziosa attività”.

L’intervento si è articolato in diverse fasi. In apertura, il Nucleo Sommozzatori della Polizia di Stato ha effettuato una ricognizione subacquea con georeferenziazione dei rifiuti presenti. A seguire, è stata applicata la metodologia “Hands On Manual for Fishing Gears Removal”, messa a punto con il progetto LIFE Ghost, per garantire la rimozione dei materiali in sicurezza, evitando danni alla biocenosi locale e alle specie protette.

La fase autorizzativa ha coinvolto il Comune di Chioggia, l’Autorità Portuale e la Capitaneria di Porto, mentre le operazioni in mare hanno previsto immersioni, taglio e trasporto dei rifiuti fino alla banchina per lo smaltimento.

Il bilancio complessivo del progetto per il biennio 2024–2025 evidenzia l’efficacia delle azioni: 570 kg di rifiuti rimossi in totale, di cui 250 kg dall’Area 3 e 320 kg dall’Area 1.

“Confido – ha concluso Corazzari – che grazie al supporto di ulteriori progetti comunitari possano essere avviate nuove azioni di rilievo conservazionistico, in grado di sensibilizzare ogni individuo a comportamenti responsabili, affinché ciascuno custodisca questo inestimabile patrimonio naturale”.

L’iniziativa ha rappresentato un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, operatori tecnici e comunità scientifica, confermando l’importanza di agire in rete per la tutela dell’ambiente marino.

Scritto da: Redazione

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