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Armelao:‘Se le crociere calano, via libera al diporto a Chioggia’. Spunta l’idea di recuperare il porto di isola Saloni

today22 Giugno 2025 221 5

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Una città che guarda al mare per costruire il proprio futuro. Si è svolto questa mattina a Chioggia l’incontro “Il futuro di Chioggia nel turismo dal mare”, promosso dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e dal Comune di Chioggia, in collaborazione con Risposte Turismo, all’interno del progetto europeo ADRIJOROUTES.

L’evento ha riunito rappresentanti delle istituzioni locali e internazionali, operatori del settore e stakeholder per confrontarsi sulle prospettive di sviluppo del traffico crocieristico, dello small cruising e, soprattutto, sulle opportunità legate al diportismo.

Armelao: “Pronti a puntare sul diporto se le crociere non tornano”

Nel suo intervento, il Sindaco di Chioggia Mauro Armelao ha ribadito l’importanza strategica del porto per la città, ma ha anche lanciato una riflessione sul futuro: “O tornano le navi di media stazza a cui eravamo abituati, oppure valuteremo lo sviluppo del diporto in quelle aree. Stiamo anche pensando di richiedere l’utilizzo del porto di Isola Saloni per esigenze cittadine, come i parcheggi. Non possiamo restare in attesa: serve un piano chiaro e condiviso”, ha dichiarato.

Una presa di posizione netta, che apre alla possibilità di una riconversione (anche parziale) degli spazi portuali a favore del turismo nautico, in particolare quello legato ai grandi yacht.

Il porto turistico si espande: la visione di Assomarinas

Un’ipotesi sostenuta anche da Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas, che ha sottolineato come il porto turistico di Chioggia sia già in espansione per accogliere imbarcazioni di grandi dimensioni: “Per rispondere alle richieste di mercato, il porto turistico si è già esteso nei moli vicini per ospitare super yacht sopra i 50 metri. Ora è il momento di recuperare spazi portuali dismessi, affidandoli a operatori privati per sviluppare nuove strutture dedicate alla nautica da diporto”, ha spiegato.

Perocchio ha poi aggiunto l’importanza di creare sinergie tra nuove aree e operatori affermati del settore, sottolineando come la laguna stia diventando sempre più attrattiva per il turismo nautico internazionale.

Di Blasio: “Una destinazione costruita insieme, ma il lavoro non è finito”

A fare il punto sulla situazione crocieristica è stato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Fulvio Lino Di Blasio, che ha ricordato come Chioggia sia entrata nel mercato delle crociere solo pochi anni fa, ma sia già riuscita a ottenere risultati importanti: “Riunire a Chioggia l’intera filiera crocieristica marittima e fluviale è un traguardo importante. Abbiamo reso questa città una destinazione riconoscibile, in sinergia con Venezia e specializzata nel segmento luxury. Ma dobbiamo continuare a costruire e migliorare l’offerta per consolidare il posizionamento raggiunto”.

I numeri del 2024: Chioggia tra i primi 25 porti italiani

Nel 2024 Chioggia ha confermato i buoni risultati del 2023, raggiungendo il 21° posto tra i porti italiani per passeggeri movimentati, con circa 50.000 crocieristi e quasi 100 accosti nave (di cui due terzi fluviali e un terzo oceanici). Numeri significativi che mostrano il potenziale del territorio, ma che richiedono una visione strategica per garantire stabilità e crescita nel tempo.

Una visione condivisa per il futuro

Anche Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo, ha evidenziato come Chioggia possa giocare un ruolo importante nel turismo marittimo dell’Adriatico, a patto di proseguire con determinazione nella costruzione di un modello sostenibile: “Infrastrutture e diversificazione sono le chiavi per la crescita. Un porto come Chioggia può attrarre nuove tipologie di domanda turistica, con benefici per tutto il territorio”.

L’incontro si è chiuso con l’intervento della Vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti, che ha sottolineato l’importanza della programmazione strategica per valorizzare il ruolo di Chioggia nel sistema portuale e turistico regionale.

Scritto da: Redazione

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