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Via libera al piano di recupero del Ponte della Fossetta: Ieri l’esame in Conferenza dei Servizi

today24 Giugno 2025 51 3

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È stata convocata per ieri la Conferenza dei Servizi chiamata a esprimersi sul progetto di fattibilità tecnico-economica relativo al risanamento strutturale del Ponte della Fossetta, uno dei nodi viari più strategici del territorio clodiense. Si tratta di un passaggio fondamentale per avviare l’intervento di recupero di un’opera storica, che risale al biennio 1924-1925, e che collega il quartiere della Fossetta con la frazione di Brondolo.

Dalle parole ai fatti, come amo sempre dire – ha dichiarato il Sindaco di Chioggia, Mauro Armelao –. Questo ponte era nel nostro programma elettorale. È un’infrastruttura fondamentale, che contribuisce a decongestionare il traffico evitando il passaggio obbligato sul cavalcavia. Il suo risanamento è un impegno che mi ero preso con i cittadini e oggi lo stiamo portando avanti, nonostante le difficoltà. Ricordo le critiche rivolte all’amministrazione 5 Stelle dai consiglieri di allora per l’immobilismo sull’opera. Oggi possiamo dire che la politica ha fatto la sua parte.”

Il sindaco ha inoltre sottolineato come l’intervento vada oltre la semplice ristrutturazione: “È anche un modo per riqualificare un’area spesso trascurata, ma abitata da cittadini che hanno gli stessi diritti di tutti. Oltre al ponte, sarà sistemata la strada dalla Rotonda di Ridotto Madonna fino a Borgo San Giovanni. È un intervento che, insieme alla riapertura del Ponte delle Trezze e al futuro cantiere del Ponte Montalbano a Valli, dimostra il nostro impegno concreto. Spero si possa affidare il cantiere entro fine anno, per riconsegnare l’opera a inizio 2027.”

Un progetto che punta al recupero e alla valorizzazione

A illustrare nel dettaglio le caratteristiche dell’intervento è l’Assessore ai Lavori pubblici Angelo Mancin: “Il progetto prevede demolizioni selettive, sostituzioni strutturali mirate, restauri puntuali e grande attenzione al mantenimento degli elementi originali, come le pile e i parapetti in calcestruzzo. È prevista anche la realizzazione di una passerella pedonale affiancata al ponte, la valorizzazione del cippo di conterminazione lagunare n.14 – che segna il confine con la Laguna di Venezia – e una riqualificazione generale della viabilità e degli spazi pubblici.”

Mancin ha evidenziato anche il percorso politico-amministrativo: “È un’opera iniziata quando eravamo all’opposizione e che oggi, grazie a un importante lavoro di squadra e a un dialogo costruttivo con la Soprintendenza, è finalmente vicina alla realizzazione.”

Tutela e restauro per un ponte identitario

Il progetto è stato redatto dal prof. ing. Enzo Siviero, esperto riconosciuto a livello nazionale negli interventi di restauro su ponti storici. L’opera è soggetta a vincolo da parte della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale del Veneto, che nel 2021 ne ha riconosciuto l’interesse culturale, rendendola sottoposta alle tutele previste dal Codice dei Beni Culturali.

L’intervento risponde alla necessità di ripristinare la piena funzionalità strutturale e viaria del ponte, oggi in condizioni di degrado dovute a corrosione e fessurazioni del calcestruzzo armato. L’approccio progettuale, condiviso con la Soprintendenza, coniuga criteri di conservazione, sicurezza e funzionalità, con l’obiettivo di restituire al ponte il suo ruolo strategico nella mobilità urbana.

Prossimi passi

Attraverso la Conferenza dei Servizi, tutti gli enti coinvolti dovranno ora esprimere il proprio parere entro il 4 agosto. In caso di mancata risposta, varrà il principio del silenzio assenso. Dopo l’approvazione del progetto di fattibilità seguiranno il completamento della progettazione esecutiva e l’indizione della gara d’appalto. I lavori, secondo il cronoprogramma, dovrebbero iniziare nel 2026 per una durata stimata di 18 mesi.

Scritto da: Redazione

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