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Contributo di accesso a Venezia: chiusa la fase sperimentale 2025 con oltre 720.000 paganti

today28 Luglio 2025 23

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Con la giornata di domenica 27 luglio si è conclusa ufficialmente la fase sperimentale 2025 del Contributo di accesso alla Città antica di Venezia, introdotto per regolamentare i flussi turistici giornalieri e promuovere un turismo più consapevole. L’iniziativa, avviata lo scorso 18 aprile, è stata applicata in 54 giornate complessive, tra aprile e luglio, dalle ore 8.30 alle 16.00.

Il bilancio parla chiaro: sono stati oltre 720.000 i visitatori giornalieri paganti che hanno ottenuto il proprio voucher, generando un incasso complessivo di circa 5,4 milioni di euro. Un risultato in netta crescita rispetto alla prima edizione sperimentale del 2024, che in 29 giornate totalizzò circa 485.000 paganti e 2,4 milioni di euro di entrate.

Tra le novità di quest’anno, l’estensione della misura anche ai venerdì e un nuovo sistema tariffario basato sulla prenotazione anticipata: 5 euro per chi acquistava il pass almeno quattro giorni prima della visita, 10 euro per chi lo faceva nei tre giorni precedenti.

Anche in questa seconda fase sperimentale, il Comune di Venezia ha messo in campo un’organizzazione efficiente e capillare. Il sistema digitale di prenotazione e gestione, sviluppato da Venis Spa, ha gestito senza intoppi milioni di accessi multilingua da tutto il mondo tramite il portale https://cda.ve.it. Sul campo sono stati impiegati ogni giorno circa 140 operatori, tra steward, verificatori e agenti della Polizia Locale, coordinati da una task force Comune di Venezia – Vela Spa.

In totale, sono state effettuate oltre 445.000 verifiche sui QR-code all’ingresso della città, con l’emissione di circa 2.500 verbali tra sanzioni e richieste di chiarimenti.

«I risultati confermano la bontà della scelta fatta dall’Amministrazione Brugnaro», ha commentato l’assessore al Bilancio Michele Zuin. «Il sistema ha dimostrato di funzionare anche nel secondo anno di sperimentazione, con benefici in termini di gestione dei flussi e semplificazione per i visitatori, grazie anche alle esenzioni previste per studenti e residenti del Veneto. Le entrate raccolte saranno destinate a interventi a beneficio della città e dei suoi residenti, in primis per contenere i costi della TARI».

Sulla stessa linea anche l’assessore al Turismo Simone Venturini, che ha sottolineato l’importanza dell’analisi dei dati raccolti per affinare ulteriormente il sistema: «La strada è tracciata. Le informazioni acquisite verranno incrociate con le banche dati regionali e nazionali per valutare gli impatti sul turismo e migliorare ulteriormente comunicazione e controlli».

La fase sperimentale prosegue ora sul piano analitico. I dati dettagliati saranno resi pubblici nella prossima settimana ed elaborati dal CISET – Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica, in collaborazione con gli uffici comunali.

Scritto da: Redazione

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