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La battigia torna a far discutere. Dopo le segnalazioni di cittadini e turisti che lamentano di essere stati allontanati dalla riva con il solo asciugamano, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno presentato una richiesta formale per la convocazione di una commissione consiliare congiunta – seconda e quarta, rispettivamente Sicurezza e Demanio – al fine di fare chiarezza su quanto sta accadendo lungo il litorale clodiense.
Secondo i consiglieri comunali Barbara Penzo (Pd) e Daniele Stecco (M5S), alcune concessioni balneari avrebbero incaricato i propri dipendenti di mantenere sgombra l’area di battigia anche oltre i cinque metri previsti per legge, impedendo ai bagnanti di stendersi semplicemente sulla sabbia.
“La normativa nazionale parla chiaro – spiega la consigliera Penzo –: l’accesso e l’uso della battigia devono essere liberi e gratuiti. Mi sono giunte numerose segnalazioni anche dalla Capitaneria di Porto in merito alla presenza di cartelli che impongono divieti oltre il limite previsto, in aree di demanio marittimo”.
A supporto di questa interpretazione, l’opposizione cita l’articolo 11 della Legge 217 del 2011, che garantisce l’accesso libero alla battigia, da considerarsi superiore rispetto alle ordinanze comunali come la recente n. 125/2024.
Ma il presidente di Ascot Spiagge, Giorgio Bellemo, non ci sta e replica con tono polemico: “Il regolamento comunale che disciplina la battigia risale al 2012 ed è stato votato anche da chi oggi chiede chiarimenti. Forse allora non sapevano cosa stavano approvando?”. Bellemo sottolinea inoltre la necessità di mantenere sgombra l’area per ragioni di sicurezza e di pronto intervento dei bagnini, e critica il comportamento di chi occupa lo spazio con l’unico scopo di stare il più vicino possibile all’acqua.
“Le spiagge libere ci sono – aggiunge – ma sono vuote. Basti guardare la Green Beach, dove in certe aree cresce perfino l’erba. La realtà è che molti vogliono stare in battigia, non altrove”.
Sullo sfondo, resta la questione dei controlli: “I concessionari – conclude Bellemo – non possono farsi carico anche della gestione della battigia, considerati i numerosi controlli quotidiani a cui sono sottoposti”.
Per Pd e M5S, però, è indispensabile fare chiarezza su quali siano le competenze reali di Stato, Capitaneria di Porto, Polizia Locale e concessionari, e chiedono che la questione venga trattata in modo trasparente per garantire i diritti dei bagnanti e la corretta applicazione delle normative.
Scritto da: Redazione
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