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È scontro sulle spiagge di Sottomarina e Isola Verde per la gestione della battigia. La legge prevede che i primi cinque metri dalla riva siano lasciati liberi per consentire il passaggio e le operazioni di soccorso, ma la normativa appare confusa e datata.
A far discutere è stata la scelta di due storici stabilimenti balneari che in questa stagione hanno impiegato steward e bagnini per mantenere libera la fascia di spiaggia davanti alle proprie concessioni. Una decisione che ha sollevato le proteste di turisti e residenti e che è stata esaminata da una commissione consiliare richiesta da Pd e Movimento 5 Stelle.
Il verdetto è stato chiaro: gli steward non possono imporre nulla. Come spiegato dall’assessore al demanio turistico Serena De Perini, il loro ruolo è solo informativo. Per qualsiasi intervento coercitivo occorre la divisa delle forze dell’ordine: capitaneria di porto nei primi cinque metri e polizia locale oltre quel limite. “Si è perso il buon senso – ha commentato De Perini – arrivando persino a mandare via una mamma che con l’asciugamano guardava la figlia giocare sulla battigia. Serve calma e un ritorno all’equilibrio”.
Le voci dei cittadini hanno rimarcato lo stesso problema: “Quest’anno è stato tolto il diritto alla balneazione – ha dichiarato Fabrizio Boscolo Caporale – la nostra spiaggia è sempre stata un luogo aperto e inclusivo, ma ora l’immagine del litorale sta cambiando in negativo”.
Dal canto loro, i concessionari si difendono sottolineando come, grazie alla presenza degli steward, siano diminuiti episodi di bivacchi, maleducazione e persino la pericolosa presenza di vetri rotti. Tuttavia, la mancanza di una normativa chiara lascia ampio spazio a interpretazioni discordanti.
La consigliera del Pd Barbara Penzo ha evidenziato l’origine del problema: “Le norme attuali derivano da una legge regionale vecchia di oltre vent’anni, ormai inadeguata. Occorre aggiornare la legislazione e trovare un equilibrio tra spiagge libere e concessioni”. Da qui la proposta di istituire un tavolo tecnico e uno interforze per arrivare alla prossima stagione con regole più definite, oltre a momenti di formazione per bagnini e steward.
Intanto, mentre la politica discute, le feste improvvisate in spiaggia – come quella segnalata nei giorni scorsi a Isola Verde – dimostrano che la questione è tutt’altro che risolta. L’estate 2025 passerà agli annali non solo per il sole e il mare, ma anche per la “guerra della battigia”.
Scritto da: Redazione
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