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Chioggia, il sindaco Armelao: “Divieti di balneazione causati da problemi a monte, la città non può pagare per colpe non sue”

today5 Settembre 2025 59

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Dopo la revoca del divieto temporaneo di balneazione a Isola Verde, il sindaco di Chioggia Mauro Armelao è intervenuto con un duro comunicato stampa per ribadire come la città non possa continuare a pagare il prezzo di criticità che non dipendono dal territorio.

“Per il secondo anno consecutivo – ha spiegato Armelao – sono stato costretto a firmare un’ordinanza di divieto a Isola Verde, sempre nello stesso punto di prelievo alla foce dell’Adige, dove ARPAV ha riscontrato valori oltre i limiti consentiti di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali. Un atto dovuto, certo, ma che penalizza la nostra città e mette a rischio anche il riconoscimento della Bandiera Blu per la nostra costa”.

Il sindaco ha sottolineato come tutti gli altri punti monitorati abbiano registrato valori regolari, evidenziando che il problema ha origine lungo il corso del fiume e non a Chioggia: “Abbiamo un depuratore funzionante, un sistema fognario efficiente e operatori balneari che rispettano le regole. Non è accettabile che Chioggia debba subire conseguenze per responsabilità che non le appartengono”.

Alla questione delle acque si aggiunge quella della pulizia della battigia: “Dopo ogni mareggiata – ha ricordato Armelao – arrivano rifiuti di ogni genere, provenienti da altre zone, e il costo della pulizia grava solo sui nostri cittadini attraverso la TARI. È giusto che paghino solo i chioggiotti? No. È un problema che riguarda tutta la costa veneta e va affrontato con responsabilità e condivisione”.

Il primo cittadino, insieme all’assessore all’Ambiente Serena De Perini, ha annunciato che tornerà a chiedere con forza alla Regione Veneto soluzioni concrete e contributi per affrontare sia il problema dei rifiuti in battigia che quello delle acque marine.

Un ringraziamento è stato rivolto ad ARPAV, per i monitoraggi costanti che garantiscono trasparenza e tutela della salute pubblica. “Chioggia – ha concluso Armelao – non può più essere la vittima silenziosa di problemi generati altrove. Il problema c’è, ed è a monte: va risolto lì, non con divieti che colpiscono la nostra città”.

Scritto da: Redazione

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