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Licenziamenti in Veneto in calo: Mantovan, “Segnale positivo, più opportunità di crescita”

today19 Settembre 2025 25

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“Il Veneto continua a distinguersi per la sua vitalità occupazionale e i numeri ci dicono che la nostra Regione tiene, anzi cresce: i licenziamenti calano e sempre più lavoratori scelgono nuove opportunità. È la conferma che il nostro mercato del lavoro è vivo, dinamico e capace di adattarsi ai cambiamenti. La vera sfida ora è trasformare ogni momento di difficoltà in una possibilità di crescita e di rilancio garantendo percorsi rapidi ed efficaci di reinserimento per chi un lavoro lo perde”.

Con queste parole l’assessore regionale al Lavoro, Valeria Mantovan, ha commentato i dati dell’ultimo report di Veneto Lavoro sui “Licenziamenti e percorsi lavorativi in Veneto”.

Secondo lo studio, il fenomeno dei licenziamenti risulta oggi molto ridimensionato rispetto al passato: dai quasi 60mila casi registrati nel 2012 si è scesi stabilmente sotto le 35mila unità nell’ultimo triennio, pari a una quota minoritaria delle cessazioni complessive.

Un trend che da un lato conferma la stabilità del mercato del lavoro veneto, dall’altro evidenzia un’evoluzione: crescono infatti le dimissioni volontarie, segno di una mobilità occupazionale sempre più legata a scelte consapevoli e a nuove prospettive professionali.

Restano però le difficoltà legate alla ricollocazione: solo 1 lavoratore su 10 riesce a reinserirsi entro il primo mese dal licenziamento, mentre circa il 30% non trova un nuovo impiego in Regione nemmeno dopo un anno.

“Non possiamo permetterci che tante persone restino ai margini del mercato del lavoro per periodi così lunghi – ha sottolineato Mantovan –. Per questo la Regione continuerà a rafforzare le politiche attive, i servizi per l’impiego e gli strumenti di formazione e riqualificazione. Basti pensare alle nuove campagne che abbiamo lanciato da poco proprio sui servizi, gratuiti, offerti dai Centri per l’Impiego diffusi capillarmente su tutto il territorio regionale. Il lavoro è dignità, futuro e libertà: accompagnare i cittadini nei momenti di difficoltà è un dovere a cui non intendiamo e non possiamo sottrarci”.

Il quadro indica inoltre che i licenziamenti collettivi rappresentano ormai una quota marginale, mentre i licenziamenti disciplinari, cresciuti nel lungo periodo a partire dal 2015, risultano in calo nell’ultimo triennio.

“Il messaggio che voglio dare ai lavoratori e alle imprese – ha concluso l’assessore – è che il Veneto c’è: siamo una terra che produce occupazione e sa innovare, ma dobbiamo fare squadra per garantire che ogni persona che attraversa una fase di crisi possa contare su strumenti concreti per ripartire. Siamo un laboratorio di resilienza, capace di guardare avanti e di trasformare i dati in azioni concrete. La nostra missione è chiara: fare del Veneto una regione in cui il lavoro non solo c’è, ma è anche un motore di crescita personale e sociale”.

Scritto da: Redazione

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