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Nel 2025 i contribuenti veneti hanno impiegato 156 giorni di lavoro per soddisfare le richieste del fisco. Solo dal 6 giugno in poi, e fino a fine anno, i cittadini lavoreranno per sé stessi e per le proprie famiglie. Lo rivela un’analisi dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre, che misura in maniera originale il peso fiscale in Italia.
Il carico tributario rimane elevato anche per colpa di chi evade. Secondo i dati Istat 2022, in Italia ci sono quasi 2,5 milioni di lavoratori irregolari. Il Veneto, con 161.800 persone, è tra le regioni con il dato più basso in termini di tasso di irregolarità (7%, contro una media nazionale del 9,7%), ma resta comunque tra le più colpite in valore assoluto.
Guardando agli ultimi trent’anni, il livello più basso di pressione fiscale si registrò nel 2005, durante il governo Berlusconi II, con il 38,9% del Pil: 14 giorni in meno di lavoro rispetto a oggi. Al contrario, il record negativo si toccò nel 2013, sotto il governo Monti, con un carico fiscale al 43,4% del Pil.
Per il 2025, il Documento di Economia e Finanza stima la pressione fiscale al 42,7%, in lieve aumento rispetto al 2024. Tuttavia, il passaggio dalla decontribuzione al nuovo sistema di bonus per i lavoratori a basso reddito fa sì che il dato ufficiale sia parzialmente “gonfiato”: se contabilizzato diversamente, la pressione si fermerebbe al 42,5%.
Secondo gli analisti, l’incremento della pressione fiscale non deriva da nuove tasse, ma da interventi legislativi e da dinamiche economiche. La crescita dei redditi da lavoro e i rinnovi contrattuali hanno fatto aumentare Irpef e contributi, mentre il buon andamento delle imposte sui capitali ha inciso ulteriormente.
Sul fronte delle nuove misure, tra gli inasprimenti fiscali si segnalano: l’aumento della tassazione su tabacchi e cripto-attività, la rimodulazione delle detrazioni fiscali e la riduzione dei bonus edilizi.
Nel 2024 l’Italia si è collocata al sesto posto nell’UE per pressione fiscale (42,6%), dietro a Danimarca, Francia, Belgio, Austria e Lussemburgo. Tra i grandi Paesi europei, solo la Francia ha un carico fiscale più pesante del nostro, mentre Germania e Spagna registrano percentuali decisamente più basse.
Scritto da: Redazione
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