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Duemila agricoltori di Coldiretti incontrano i candidati alle elezioni regionali del Veneto

today28 Ottobre 2025 23

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Oltre duemila agricoltori di Coldiretti Veneto si sono riuniti oggi al Gran Teatro Geox di Padova per un confronto diretto con i candidati alla presidenza della Regione Veneto. L’incontro ha rappresentato un momento di dialogo concreto sul futuro del settore primario, con la presentazione ufficiale del documento programmatico “Il Veneto che vogliamo”, elaborato da Coldiretti in vista della XII Legislatura.

Sul palco, accolti dal presidente Carlo Salvan e dal direttore Marina Montedoro, sono saliti Giovanni Manildo per il centrosinistra, Marco Rizzo per Democrazia Sovrana Popolare e Alberto Stefani per il centrodestra. A moderare il dibattito il giornalista e vicedirettore del Tg5 Giuseppe De Filippi, insieme ai presidenti delle federazioni provinciali venete e ai rappresentanti di giovani, donne e senior di Coldiretti Veneto. In platea anche parlamentari, assessori, consiglieri regionali uscenti e candidati di ogni schieramento politico.

Il Veneto che vogliamo – ha spiegato Salvan – è una regione che riconosca il valore strategico dell’agricoltura per l’economia, la salute, l’ambiente e la coesione sociale. Alla politica chiediamo due cose: coraggio nelle scelte e risorse adeguate per il comparto agricolo. Serve un assessorato forte, con cui collaborare per costruire un futuro condiviso”.

Salvan ha ricordato i numeri dell’agricoltura veneta: 60 mila imprese, 800 mila ettari coltivati e oltre 8,5 miliardi di euro di valore generato, con il Veneto che si conferma prima regione italiana per Dop economy e spesa per lo sviluppo rurale. “Non possiamo e non vogliamo delocalizzare – ha aggiunto – vogliamo restare qui e fare l’impossibile per le nostre aziende e famiglie”.

Il decalogo di Coldiretti Veneto si articola in tre macrotemi – Cibo, Terra e Futuro – e propone azioni concrete per sostenere la filiera corta, la tutela della biodiversità, la valorizzazione delle produzioni locali e la difesa del suolo.

Durante il dibattito, i candidati hanno espresso la propria visione per il comparto agricolo:

  • Giovanni Manildo ha chiesto maggiore attenzione nella manovra finanziaria e una collaborazione più stretta con gli istituti di credito per sostenere il reddito delle aziende. Ha proposto un fondo regionale contro gli eventi eccezionali e una diffusione virtuosa delle energie rinnovabili, lontana dal controllo delle multinazionali.

  • Marco Rizzo ha criticato l’Unione Europea, definita “matrigna dell’agricoltura italiana”, e ha identificato nelle multinazionali del cibo i principali nemici del settore. “Preferirei – ha detto – che le risorse vadano ai trattori e non ai carri armati”. Ha proposto la creazione di un fondo specifico per i danni agricoli non coperti dalle assicurazioni.

  • Alberto Stefani ha sottolineato il ruolo centrale dell’agricoltura veneta nella tutela del territorio e la necessità di potenziare i fondi mutualistici contro gli eventi climatici estremi. “Gli agricoltori – ha ricordato – sono custodi del suolo e meritano un sostegno politico concreto. Serve una sinergia con le banche per rilanciare il credito e un gestore unico per le energie rinnovabili”.

Vogliamo portare il Veneto e i suoi agricoltori in un futuro migliore, da protagonisti”, ha concluso Salvan, accolto dagli applausi e dallo sventolio delle bandiere dei duemila soci presenti in sala.

Scritto da: Redazione

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