Mercato Ittico, il giudice da ragione ad SST: Non ci fu lavoro nero

[adrotate group=”1″]

Il Giudice del Lavoro con la sentenza n. 115/2019 pubblicata il 22/2/2019 dà ragione a SST. La società partecipata del Comune a febbraio 2017 convocò per due giorni – in occasione di un’emergenza del personale – un ex-dipendente a mezzo di apposito rapporto di collaborazione, al fine di garantire la continuità del servizio di elaborazione statistica ed amministrativa al mercato ittico, che altrimenti sarebbe stato sospeso con gravi danni per l’intera collettività.

«Il tribunale ha confermato quanto abbiamo sempre sostenuto, anche in consiglio comunale – commenta l’Amministratore unico di Sst Emanuele Mazzaro – ovvero che per garantire l’attività del mercato ittico non sia mai stato impiegato nessun lavoratore non correttamente inquadrato. Tutti i provvedimenti contestati dai carabinieri e da noi impugnati sono risultati illegittimi».

Il Giudice del Lavoro ha accertato che Sst non è tenuta ad alcun versamento previdenziale, di tipo contributivo né assicurativo in relazione alla posizione del collaboratore autonomo e inoltre condanna i resistenti (INPS, INAIL e Ispettorato territoriale del Lavoro di Venezia nrd), in solido tra loro, a rifondere ai ricorrenti le spese di lite (…).

«Come è stato già sottolineato all’epoca dei fatti, confermo che l’Amministrazione non può intervenire direttamente nelle questioni del personale della società, in quanto rientrano nelle mansioni del direttore del mercato – commenta l’Assessore alla pesca e alle partecipate Daniele Stecco –. Apprendo con soddisfazione la sentenza, che attesta che l’operato di Sst è stato corretto. Chi due anni fa ha accusato sia l’Amministrazione che Sst è stato smentito».

«Carte alla mano, ora qualcuno è chiamato a fare autocritica – commenta il Sindaco Alessandro Ferro –. Ne va dell’immagine dell’intera città».