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L’assemblea dei Sindaci soci di Veritas ha approvato il Piano industriale relativo al triennio 2021-23.
Si tratta del documento fondamentale che aggiorna il piano degli investimenti, collocando il Gruppo all’interno del nuovo contesto normativo ed economico manifestato a causa della pandemia che negli ultimi due anni ha coinvolto il nostro Paese e il mondo intero.
Una centralità particolare è riservata alla sostenibilità e all’economia circolare, azioni prioritarie come indicato dall’Onu e dall’Unione europea.
Infatti, almeno il 37% dei fondi del Pnrr dovrà essere utilizzato per raggiungere gli obiettivi indicati dal Green deal, il piano d’azione che prescrive entro il 2050 il raggiungimento della neutralità climatica, cioè il passaggio all’economia circolare e la riduzione dell’inquinamento.
L’obiettivo principale del Gruppo Veritas per il prossimo triennio – ribadito appunto nel Piano industriale – è dunque il rafforzamento dei servizi, anche attraverso il confronto con le migliori pratiche esistenti, e la fornitura di servizi pubblici essenziali al minimo costo possibile, tenendo conto delle specificità e della delicatezza di un territorio unico al mondo.
Ecco, dunque, gli obiettivi generali previsti dal Piano industriale:
inquinanti emergenti e politiche di risparmio dell’acqua potabile;
dell’acqua potabile;
Per raggiungere questi obiettivi, Veritas ha previsto nel triennio indicato investimenti per 258 milioni di euro: 126 per il servizio idrico integrato, 96 per i servizi ambientali, 28 per quelli di Gruppo, informatici e di struttura e gli 8 rimanenti tra servizi pubblici locali ed energetici.
In particolare, per quanto riguarda l’igiene urbana e la gestione integrata dei rifiuti, il Piano industriale indica la standardizzazione dei sistemi di raccolta fino ad arrivare a soli tre, rispettando comunque le specificità e le esigenze del territorio e di ogni singolo Comune.
Troppi sistemi e modalità di raccolta diversi producono infatti diseconomie, quindi aumento dei costi e delle bollette.
Sono poi in programma, da qui al 2026, 36 interventi in impianti, sistemi e Centri di raccolta finanziati con 60 milioni di euro del Pnrr.
Nel Servizio idrico integrato, invece, gli investimenti saranno utilizzati per il completamento della nuova centrale dell’acquedotto di Venezia del Tronchetto, la nuova condotta Roncadelle-Ponte di Piave, il nuovo serbatoio della centrale di Chiesanuova di San Donà di Piave, l’impianto di trattamento delle acque dei pozzi di Scorzè, le vasche di prima pioggia di via Torino, nell’ex alveo del Lusore e a Carpenedo-Bissuola, l’adeguamento degli sfiori di fognatura mista, la condotta tra i depuratori del Lido e Fusina, le nuove fognature del Villaggio San Marco, a Mestre, e l’adeguamento di alcune condotte fognarie.
Con i fondi destinati ai servizi pubblici locali è previsto l’adeguamento dei forni crematori di Marghera, Spinea e Conegliano.
Da ricordare, infine, che prosegue il piano di razionalizzazione societario del Gruppo: entro la fine dell’anno arriverà a conclusione il progetto di fusione tra le controllate Ecoprogetto Venezia ed Eco-ricicli Veritas.
Dal 2011 a oggi, infatti, sono state alienate, fuse o chiuse 46 società controllate o partecipate da Veritas.
Written by: Redazione