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L’operazione di pulizia che si è svolta ieri, domenica 23 ottobre, alla spiaggia del Bacucco, alle foci del Brenta, organizzata da Progetto Laguna Pulita con la collaborazione di Amico Giardiniere e la Bottega di San Francesco, ha avuto come risultato la raccolta di 50 sacchi di plastiche varie, un copertone della ruota di un trattore e un lettino da spiaggia.
Numerosi i volontari, anche alcuni appartenenti al gruppo Retake di Padova che intervengono in qualsiasi operazione di pulizia venga organizzata nel nostro territorio in quanto ne sono innamorati.
Molte le microplastiche raccolte e molti oggetti in plastica talmente incastrati tra gli scogli da rendere impossibile il loro recupero.
50 sacchi non sono molti rispetto a quelli raccolti in altre occasioni precedenti ma non sono indice di comportamenti corretti, solo del fatto che la stagione balneare è appena terminata.
Solitamente sono i gestori degli stabilimenti balneari a provvedere alla pulizia della spiaggia e della battigia. Le ultime pulizie sono quindi recenti, inoltre non ci sono state ancora importanti mareggiate che solitamente contribuiscono a portare a riva le plastiche e i polistiroli galleggianti. In ogni caso sono 50 sacchi di plastica tolta dall’ambiente.
L’associazione Amico Giardiniere, nel mentre, è stata chiamata da un agricoltore che lavora i campi nei pressi per evidenziare alcune situazioni di degrado. Anche in quest’area, come nel Parco degli Orti, c’è chi, impunito, porta i suoi rifiuti ingombranti, abbandonandoli nei campi, inquinando l’acqua dei fossi. I viottoli che attraversano l’area sono di transito per chi fa cicloturismo, un turismo slow che permette di ammirare il paesaggio e ciò che di bello riserva.
Purtroppo oltre ad ammirare la biodiversità che caratterizza l’area, i ciclisti sono costretti a vedere gli innumerevoli depositi di materiale di risulta edile o gli arredi di qualche casa ristrutturata gettati a bordo strada, o ancora i teli in TNT e gli archetti usati per le serre. Da queste brutture non è risparmiato neppure il viottolo che passa a fianco del Santuario della Madonna di Isola Verde, individuabile anche grazie a Google Maps e quindi punto di interesse.
“Capiamo benissimo le difficoltà nel fare controlli in aree tanto vaste quanto poco frequentate, ciò non toglie che i rifiuti vengano abbandonati in aree ormai usuali che potrebbero essere dotate in futuro di foto-trappole in modo che i responsabili possano essere individuati. Lo stesso agricoltore ha evidenziato la sensibilità di questa amministrazione che ha già provveduto a collocare nel territorio cartelli indicanti il divieto alla caccia in modo che i cacciatori con i loro cani non transitino, rovinando i campi e distruggendo il raccolto, e chiede quindi che si cominci a prendere in considerazione l’idea di utilizzare questa misura di controllo per la tutela del territorio” ha affermato in una nota inviata alla stampa Micaela Brombo, Presidente di Amico Giardiniere.
Scritto da: Redazione