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Le categorie turistiche: Il Lungomare non può più attendere

today16 Novembre 2023 63 1

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Tra i temi caldi discussi nell’assemblea annuale di Gebis e Cisa camping, alla presenza degli assessori comunali Serena De Perini (Ambiente) e Massimiliano Tiozzo Caenazzo (Urbanistica), quello della necessità, non più rinviabile, di mettere mano al Lungomare e di rivedere i vecchi piani urbanistici. Il progetto per il nuovo Lungomare, elaborato durante l’amministrazione di Alessandro Ferro, è stato congelato dalla nuova giunta, ma dopo due anni ancora non si è capito quali siano le modifiche apportate e gli operatori chiedono certezze.

«Si procederà a step, in tre stralci, e per il primo che riguarda la zona centrale, siamo quasi pronti», spiega l’assessore Tiozzo, «a anno nuovo si parte. Non sarà un intervento che stravolgerà la fisionomia attuale, va detto, ma un restyling di quello che già c’è. Si sta ancora discutendo invece per lo stralcio a nord, dove si sta valutando un possibile prolungamento del Lungomare fino alla diga, e per lo stralcio a sud dove il dubbio è se utilizzare il sedime attuale per un’area pedonale e ciclabile spostare la parte carrabile su via Cristoforo Colombo. Vi è poi la partita relativa a tutta l’area ex Reduci, dove occorre mettere ordine».

«Sentiamo ancora parlare di ipotesi e di valutazioni», sostiene il presidente di Cisa camping, Leonardo Ranieri, «ci piacerebbe che si passasse ai fatti. Abbiamo un Lungomare che tutto è tranne che un Lungomare. Assomiglia più a una tangenziale che costeggia il mare. E’ un tratto pericoloso dove si corre nonostante i divieti, dove transitano anche mezzi pesanti, perfino durante le festività come posso documentare con fotografie scattate in occasione del 2 giugno… festa nazionale. Il Lungomare va riqualificato con scelte coraggiose in un’ottica di sostenibilità. È arrivato il tempo delle scelte e del fare. Non possiamo più aspettare. Anche in altre zone, come a sud in via Barbarigo e via Morosini, vanno prese decisioni in un’ottica di sviluppo per portare la città a una ricettività di almeno 2 milioni di presenze, con scelte di qualità per attrarre un turista sempre più esigente». Un cenno anche ai piani urbanistici che attengono alla zona della spiaggia.

«Serve un riordino del Piano dell’arenile che tenga conto anche delle continue modifiche della linea di costa», precisa il presidente di Gebis-Chioggia spiagge, Gianni Boscolo Moretto, «ci chiediamo se abbia ancora senso che la fascia c della spiaggia, dedicata al tempo libero, sia inclusa nel Piano dell’arenile o se non sia il caso di spostarla nel Piano del Lungomare…». «In effetti sono osservazioni valide», sostiene l’assessore Tiozzo, «appena insediati abbiamo messo meno alle Norme tecniche di attuazione del vecchio Piano dell’arenile, per velocizzare alcune risposte rispetto all’iter di un piano nuovo, ma è chiaro che dobbiamo avviare un lavoro per un nuovo Piano dell’arenile che tenga anche conto di come i concessionari di Sottomarina abbiano delle peculiarità. Il buon senso suggerisce di separare l’arenile in senso stretto, con un piano a sé, da quello che sta dietro che non ha senso sia ingessato da norme così rigide. Entro l’anno adotteremo il Pat e avremo quindi uno strumento nuovo con cui intervenire dato che il nostro Prg è scaduto. La pianificazione urbanistica è fondamentale per permettere ai privati di investire, ma anche per partecipare ai bandi».

Scritto da: Redazione

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