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today31 Gennaio 2024 72 15 5
«Sono sconcertata dai tagli unilaterali del trasporto pubblico di ACTV a Chioggia. Tra un’azienda che non rispetta il contratto di servizio e un’amministrazione comunale silente, ne fanno le spese la cittadinanza e il personale». È categorica Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, dopo la notizia che dal 1° febbraio l’impresa veneziana sopprimerà due linee di autobus e ridurrà drasticamente la frequenza delle altre, per asserita carenza di conducenti.
«Penso alle persone anziane -commenta la consigliera- che con una corriera l’ora si vedranno ridotta la propria mobilità e socialità, abbandonandosi al rischio di depressione. Penso a coloro che abitano le frazioni, che avranno minori possibilità di collegarsi al centro. Penso alle città turistiche degne di tale nome, che hanno un servizio di trasporto efficace anche nelle ore serali, anziché interromperlo prima delle 21».
Baldin non risparmia alcuna delle parti in causa: «ACTV parla solo di sostenibilità economica e di equilibrio, mai dei diritti delle persone e di chi lavora nei mezzi, spesso sotto lo scacco della piccola criminalità e con turni insostenibili, oltre alle controversie contrattuali e salariali. Eppure il contratto sottoscritto con la Città Metropolitana di Venezia è chiaro, quanto all’obiettivo del servizio. Dal canto suo il Comune di Chioggia, là dove l’evasione del biglietto è più marcata (oltre il doppio rispetto alla media aziendale), da tempo parla cripticamente di “riorganizzazione” e ventila il progetto di bus a chiamata, senza fare passi in avanti».
Contestualmente, la coordinatrice metropolitana annuncia la presentazione di un atto ispettivo: «Interrogherò urgentemente la Giunta regionale, che ha competenza generale quanto al funzionamento del trasporto pubblico locale in tutto il territorio veneto, affinché prenda posizione e magari contribuisca a risolvere l’impasse, con attenzione all’utenza e al personale viaggiante. Soprattutto -conclude Erika Baldin- trovo necessaria una moral suasion di palazzo Balbi affinché ACTV determini tempi certi per il ripristino dello status quo, ovvero delle corse che verranno a saltare durante questa latente interruzione di pubblico servizio. Perché sappiamo bene come in Italia, e il Veneto non è certo esente, ciò che nasce provvisorio diventa purtroppo definitivo».
Aggiunge Daniele Stecco, capogruppo del M5S al Consiglio comunale di Chioggia: «Dal marzo 2023 avviso il Comune riguardo il bisogno di spiegare come intende coprire le spese per il trasporto di ACTV, in proroga dal 1° aprile di un anno fa. Ad ogni variazione di bilancio, e in occasione del bilancio per il 2024, ho sempre chiesto se il Comune intendeva stanziare fondi per evitare i tagli del servizio, ma non ho mai ricevuto risposte.
Ora, il colmo: l’amministrazione locale ha avviato con grave ritardo la zona a traffico limitato nel centro storico, prevista dalla Giunta in cui ero assessore, e lo fa proprio in concomitanza con la rarefazione delle corriere e l’assenza di navette, che sono il primo mezzo necessario per poter godere dei benefici della zona pedonale. Senza contare i disagi per chi abita nelle frazioni, sempre fanalino di coda per Armelao e i suoi assessori in sospeso, che da due anni sono assenti ai tavoli dove si decidono le conseguenze per la popolazione di Chioggia».
Written by: Redazione