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La Regione Veneto compie un nuovo passo avanti nello sviluppo della mobilità aerea avanzata, avviando un confronto con istituzioni, università e operatori del settore per individuare i bisogni del territorio e favorire l’innovazione nel trasporto di merci e persone.
Lo ha annunciato Elisa De Berti, Vicepresidente della Regione e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, nel corso di un incontro a Venezia con gli stakeholder, tra cui Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e Save, il gruppo che gestisce gli aeroporti veneti.
Nel 2022, il Veneto è stata la prima Regione italiana ad approvare un protocollo per lo sviluppo di tecnologie innovative per il trasporto aereo a bassa quota. Si tratta di un’area dello spazio aereo fino a 1000 piedi (300 metri), non interessata dal traffico degli aerei tradizionali, ma adatta all’utilizzo di droni a zero emissioni con decollo e atterraggio verticale.
Il progetto si inserisce in una visione più ampia di mobilità sostenibile e integrata, in linea con il Piano regionale dei trasporti e con gli strumenti di programmazione nazionali ed europei.
L’incontro a Venezia ha visto la partecipazione di rappresentanti di Città Metropolitana, Province e Comuni capoluogo, Anci, Università, aziende sanitarie, operatori della logistica e delle infrastrutture regionali (porti, interporti, autostrade, aeroporti e aviosuperfici). L’obiettivo è raccogliere esigenze e suggerimenti per sviluppare nuove forme di mobilità avanzata, anche attraverso la somministrazione di questionari che permetteranno di definire un quadro dettagliato dei fabbisogni della Regione.
“Il Veneto vuole essere un laboratorio di innovazione per il trasporto di merci e passeggeri”, ha dichiarato De Berti, sottolineando l’importanza di condividere strategie e tecnologie con i cittadini.
Uno degli esempi più avanzati di questa strategia è il progetto sperimentale all’aeroporto di Padova, dove un gruppo di imprenditori veneti, con il supporto di Save, ha avviato l’utilizzo di droni a idrogeno per il trasporto di merci sanitarie.
“Si tratta di un fiore all’occhiello a livello nazionale”, ha spiegato De Berti, aggiungendo che l’obiettivo è trasformare queste sperimentazioni in soluzioni concrete per la logistica e il trasporto di persone.
L’iniziativa rappresenta un tassello fondamentale nella creazione di una mobilità sempre più sostenibile, innovativa e integrata, ponendo il Veneto in prima linea nello sviluppo della mobilità aerea avanzata in Italia.
Written by: Redazione
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