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Baldin:”La Regione dimentica Punta Gorzone, fondi ridotti e rinvio degli interventi”

today1 Aprile 2025 27 2

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Martedì 1° aprile, il Consiglio Regionale del Veneto esaminerà il programma triennale dei lavori pubblici, che dedica ampio spazio alle opere di contrasto al dissesto idrogeologico. Tuttavia, tra i progetti previsti, quello per la messa in sicurezza della comunità di Punta Gorzone è stato rinviato di almeno un anno.

A denunciare la situazione è Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, che evidenzia come non solo lo stanziamento sia stato posticipato al 2027, ma anche drasticamente ridotto. «Il progetto iniziale dell’ex Magistrato alle Acque prevedeva un investimento di tre milioni di euro, ma ora la riserva di cassa accantonata vale appena 350mila euro, poco più di un decimo della cifra originaria. Una decisione inaccettabile, soprattutto per i residenti che subiscono le conseguenze delle grandi calamità meteorologiche», afferma Baldin.

Per cercare di correggere questa situazione, la consigliera ha depositato un ordine del giorno e un emendamento alla delibera amministrativa in discussione. «Con il primo strumento – spiega Baldin – chiedo alla Giunta di attivarsi a livello nazionale ed europeo per progettare un piano organico contro il rischio di alluvioni nella zona meridionale della laguna, individuando fin da ora le risorse necessarie per completare la risistemazione idraulica di Punta Gorzone». L’emendamento, invece, propone di riequilibrare la quota assegnata a un milione di euro e di anticiparne l’allocazione alla sessione di bilancio in corso.

«È essenziale – prosegue la rappresentante del M5S – che il Consiglio comprenda l’urgenza di un piano strutturale, e non di semplici interventi tampone, per mitigare gli effetti delle avversità atmosferiche, aggravate dai cambiamenti climatici». Inoltre, Baldin critica l’operato della Direzione Difesa del Suolo, che ha ulteriormente ridotto di 500mila euro le risorse destinate all’area golenale interessata, classificando l’intervento come priorità “minima”.

«Ridurre i fondi e allungare i tempi – conclude Baldin – significa trascurare i bisogni di chi vive a Punta Gorzone, una comunità che si sente sempre più abbandonata. Dicano loro che la loro sicurezza non è urgente, senza farli sentire cittadini di serie B in un Veneto che si racconta come efficiente e sicuro».

Written by: Redazione

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