Il Comune di Chioggia ha emanato un’ordinanza per il ripristino dell’area dei “Murazzi”, oggetto, nel settembre 2024, di una pesante manomissione durante l’esecuzione di lavori per la posa di un cavo elettrico da parte della ditta incaricata.
Subito dopo l’accaduto, l’area era stata posta sotto sequestro grazie al tempestivo intervento dei tecnici comunali e dei Carabinieri, a seguito della violazione delle condizioni stabilite nell’autorizzazione alla manomissione del suolo pubblico. Gli accertamenti, condotti dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – Nucleo Venezia insieme ai tecnici del Settore Lavori Pubblici del Comune, avevano evidenziato un chiaro danneggiamento e distruzione della struttura lapidea dei Murazzi, tutelata a livello paesaggistico e ambientale. Il sequestro era stato poi convalidato dalla Procura della Repubblica.
Sia in sede amministrativa che penale, sono stati raccolti elementi sufficienti per sostenere che la ditta abbia operato in violazione delle condizioni autorizzative, provocando danni ritenuti gravi e in parte irreversibili a un bene paesaggisticamente vincolato.
“Ora che la Procura ha completato gli accertamenti necessari per valutare l’eventuale responsabilità penale – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Angelo Mancin – è stato possibile dissequestrare l’area. Questo passaggio è fondamentale per avviare le opere di ripristino, sempre nel rispetto delle normative paesaggistiche e ambientali.”
Soddisfatto anche il sindaco Mauro Armelao: “È positivo che l’area sia stata dissequestrata, perché questo permetterà finalmente di procedere con il ripristino della passeggiata interna, molto frequentata dai cittadini.”
Il compito di riportare i luoghi allo stato originario spetterà ora alla stessa ditta responsabile dei lavori, che dovrà intervenire sull’intera area nel rispetto delle prescrizioni imposte dal Comune, del Regolamento per la manomissione del suolo pubblico e delle indicazioni fornite dalla Soprintendenza competente.
Le opere di ripristino dovranno essere completate entro 30 giorni dall’inizio dei lavori, seguendo tutte le normative vigenti in materia di sicurezza, tutela del suolo pubblico e vincolo paesaggistico.