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Mentre si attende di conoscere quale sarà la decisione di Ivano Boscolo Bielo in vista della prossima stagione, l’attenzione degli appassionati granata resta alta. Il patron dell’Union Clodiense, a margine dell’ultima conferenza stampa, aveva annunciato l’intenzione di prendersi qualche settimana di tempo per riflettere sul futuro, ma al momento appare piuttosto improbabile un suo passo indietro dalla presidenza e dalla guida della società.
Anzi, i segnali che arrivano dal club lasciano intuire un’attività già in corso dietro le quinte, segno evidente di una pianificazione che non si è mai realmente fermata. In particolare, nelle ultime ore si fanno sempre più insistenti le voci su chi potrebbe assumere la direzione sportiva dopo l’addio di Alberto Cavagnis. Un movimento che dimostra come l’Union Clodiense stia guardando avanti, ponendo le basi per una ripartenza decisa.
Le dichiarazioni di Bielo, quindi, vanno lette non solo come lo sfogo legittimo per una stagione deludente e condizionata da episodi sfortunati, ma anche come un appello implicito per richiamare nuove forze all’interno della società: soci, sponsor e investitori che possano affiancare l’attuale dirigenza nel rilancio del progetto sportivo.
Nel frattempo, inizia a prendere forma la composizione del girone “triveneto” della prossima Serie D, che si preannuncia tra i più difficili degli ultimi anni. Il livello sarà altissimo, con tante piazze importanti e un equilibrio tecnico molto serrato. Ci saranno squadre consolidate come Treviso, Campodarsego, Adriese, Mestre, Luparense ed Este, affiancate da realtà emergenti come Conegliano, Altavilla e Maia Alta. Non mancheranno formazioni friulane e giuliane come Cjarlins Muzane, Brian Lignano, San Luigi o Tamai e, in attesa di conferme, anche la Triestina o il Caldiero, reduci da un’annata difficile. A completare il quadro ci saranno Portogruaro, Calvi Noale, Bassano, Legnago e l’incognita Chievo, che potrebbe essere dirottato nel girone veneto dopo l’esperienza in quello lombardo.
Resta da valutare poi il futuro di società come la Triestina, alle prese con problemi finanziari e societari, e la SPAL, che però quasi sicuramente sarà inserita nel girone Emiliano.
Insomma, quello che attende l’Union Clodiense sarà con ogni probabilità un girone di ferro, con avversarie blasonate e molto agguerrite. Un campionato che si preannuncia complesso e ricco di insidie, ma anche stimolante per chi saprà rilanciarsi con ambizione e organizzazione. E a Chioggia, la voglia di rialzare la testa non è mai mancata.
Written by: Redazione
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