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today20 Luglio 2025 210 2
Nella notte più attesa dai veneziani, quella della Festa del Redentore, la città si è accesa di magia e ricordi. Un omaggio carico di poesia è stato dedicato a una delle figure più iconiche di Venezia: Giacomo Casanova, celebrato quest’anno nel 300° anniversario dalla nascita.
Lo spettacolo pirotecnico, intitolato “Casanova e l’Amore”, è andato in scena alle 23.30 e ha incantato un pubblico di oltre 100.000 spettatori. Firmato dalla storica azienda Parente Fireworks, lo show ha unito arte, tecnica e sentimento, raccontando in fuochi la vita, le passioni e il mito dell’uomo che ha incarnato il piacere della libertà, della scoperta e dell’amore.
Circa 30.000 persone hanno assistito allo spettacolo dall’acqua, a bordo di oltre 4.000 imbarcazioni ormeggiate nel Bacino di San Marco. Altre 45.000 hanno riempito le rive cittadine, dalle Zattere alla Giudecca, passando per la Piazzetta San Marco e Riva degli Schiavoni. Tanti altri hanno seguito il Redentore da zone non contingentate come Sacca Fisola, Sant’Elena, il Lido e parte delle Zattere, nel silenzio rotto solo dai botti e dagli applausi.
“Il Redentore è un grande rito collettivo che coniuga fede e popolarità”, ha dichiarato il sindaco Luigi Brugnaro. “È un momento speciale da vivere insieme, con fiducia e speranza. I fuochi sono il culmine, ma la magia sta anche nei preparativi, nei sorrisi, nel legame con la nostra città. Questa festa nasce dalla gratitudine dopo la peste: oggi più che mai vogliamo ricordare cosa significa ritrovarsi.”
Il sindaco ha anche rivolto un pensiero a Alberto Trentini, ancora prigioniero in Venezuela, e alla memoria di Valeria Solesin, vittima dell’attentato al Bataclan nel 2015: “Il Redentore è resistere, credere, aspettare insieme”.
Lo show, durato 40 minuti, ha trasformato il cielo in una tela vibrante di luci e colori: cuori rossi, stelle, cerchi e cascate di luce hanno disegnato emozioni nell’aria, evocando gli sguardi e gli amori di Casanova. Il rosso ardente e l’oro brillante hanno dominato la scena, celebrando la bellezza eterna della Serenissima.
Dietro lo spettacolo, un’imponente macchina organizzativa: 6.000 fuochi, 2.300 kg di materiale pirotecnico, cinque zattere principali e venticinque pontoni minori, per un fronte di sparo di 420 metri. Il tutto gestito da oltre 30 addetti con accensione radiocomandata da più di 250 punti.
La sicurezza è stata garantita da accessi contingentati e ordinanze mirate, mentre la festa ha coinvolto anche Asseggiano, Malcontenta e Pellestrina con fuochi locali, e Murano, Marghera e Gazzera con eventi musicali e intrattenimento.
Venezia ha ricordato, celebrato, sognato. E in questa notte senza tempo, Casanova è tornato, avvolto nei bagliori di una festa che ogni anno unisce passato e futuro, misticismo e magia.
Scritto da: Redazione
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