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Anche a Chioggia, come in tutto il Paese, si commemora il Giorno del Ricordo, istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 con l’obiettivo di conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale.
“E’ una ricorrenza – ha detto il sindaco di Chioggia Mauro Armelao – alla quale sono particolarmente legato. Ricordo, oltre vent’anni fa quando proprio a Chioggia, organizzai io stesso “Foibe e la censura della storia. Da più di 50 anni cerchiamo giustizia e non vendetta”, convegno in occasione del quale ho conosciuto Nidia Cernecca. E’ mancata nel 2020, lei era presidente dell’Associazione Nazionale Congiunti Deportati Italiani in Jugoslavia. Suo padre era stato torturato e poi decapitato dai titini. Lei ricordava tutto e nei suoi ricordi di bambina il fatto terribile tornava costantemente. Da quel convegno le cose sono cambiate, ora quegli orrori non sono più un capitolo nascosto della storia recente, i familiari delle vittime vedono riconosciuti quei tragici eventi in un Giorno dedicato”.
“È fondamentale recuperare la nostra storia”, ha detto l’Assessore alla Cultura Avv. Elena Zennaro. “Oltre gli steccati ideologici ci sono nostri compatrioti che hanno perso la vita e vanno onorati o che hanno vissuto e vivono con il marchio di esule. Una marchiatura dolorosa che va condivisa e compresa per creare una consapevolezza collettiva di un periodo buio della storia italiana”.
Scritto da: Redazione