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today9 Marzo 2023 226 2
“Una scatola vuota. È lo studio di fattibilità per la costruzione della tratta ferroviaria tra Chioggia e Piove di Sacco, che anche il Consiglio regionale del Veneto aveva votato all’unanimità dei presenti lo scorso 15 dicembre: ieri l’Assemblea di Palazzo Ferro Fini, ha respinto di fatto con 33 voti contrari, e soli otto voti favorevoli a fronte di un nuovo ordine del giorno promosso dalla sottoscritta”. A dirlo, la capogruppo del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, che intendeva assumere in capo alla Regione l’impegno a sostenere economicamente la realizzazione di questo stesso studio. “L’ordine del giorno n. 128, – ricorda la consigliera- impegnava l’ente solo a sottoscrivere un protocollo d’intesa con Rete Ferroviaria Italiana per predisporre tale strumento fondamentale. Non prevedeva alcuno stanziamento di fondi a bilancio, necessario per dare continuità ad un progetto che la comunità di Chioggia attende da circa 140 anni. Avevo sottoscritto l’odg di dicembre assieme al consigliere leghista Marco Dolfin, per chiedere alla Giunta regionale di dare seguito allo studio di fattibilità”.
“La neo coordinatrice metropolitana del M5S è rimasta delusa dall’atteggiamento della maggioranza, e in particolare dello stesso Dolfin, – aggiunge Baldin – promotore dell’ordine del giorno tre mesi fa: succede non di rado che, messo alle strette tra le esigenze della città e gli ordini di scuderia, Dolfin scelga di sostenere i secondi. Dispiace, perché non è sufficiente attivarsi nero su bianco con RFI, se non viene prevista una copertura finanziaria pubblica.
La Regione – conclude Erika Baldin – dica chiaramente che non vuole finanziare lo studio di fattibilità per la ferrovia Chioggia-Piove di Sacco, che consentirebbe all’area meridionale del veneziano di congiungersi in tempi più celeri al capoluogo come a Padova, rompendo il monopolio automobilistico con la conseguenza di intasare meno le strade ed inquinare meno.
Scritto da: Redazione