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Sgombero dell’ex Capo Est, Armelao:”Ripristinato l’ordine e la sicurezza dopo 10 anni di immobilismo totale”

today27 Settembre 2023 129

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È scattato questa mattina lo sgombero, con l’ausilio della forza pubblica, della struttura “Ex Hotel Capo Est” sito all’angolo di via Vittor Pisani e via C.Colombo a Sottomarina di Chioggia.

L’intervento, iniziato alle 6.30 di stamattina, ha visto l’impiego di una ventina tra agenti della polizia di stato, polizia locale e di carabinieri. Sono state una trentina le persone identificate all’interno della struttura. Tra questi anche alcuni nuclei familiari con figli minorenni residenti in città e che sono stati temporaneamente sistemati in attesa di ulteriori verifiche. Le persone straniere identificate sono risultate tutte regolari e con regolare contratto di lavoro e con residenza fuori dal comune di Chioggia (Emilia, Lombardia). Sono già stati presi contatti con i datori di lavoro e con alcune associazioni che si occupano di accoglienza per verificare la possibilità di trovare una residenza per queste persone che dovranno recarsi presso il comune di residenza o trovare autonomamente un alloggio.

All’interno dello stabile è stata constatata la situazione di inagibilità emersa l’estate scorsa. Precarie le condizioni di vita delle persone che alloggiavano nello stabile. Utilizzati per accogliere i giacigli di fortuna molti dei vani dell’immobile, anche quelli non idonei. Veritas è intervenuta per rimuovere tutte le bici abbandonate sul marciapiede accanto.

“Dopo quasi 10 anni di immobilismo totale – ha commentato il sindaco di Chioggia Mauro Armelao -finalmente abbiamo ripristinato l’ordine e la sicurezza in quell’area di Sottomarina, a pochissimi passi dal Lungomare Adriatico. Una zona densamente popolata e meta dei turisti in città che era stata teatro, nel periodo estivo, di liti, risse, spaccio, danneggiamenti e schiamazzi notturni. Il segnale deve essere chiaro: a Chioggia la direzione politica è cambiata e non ci dovrà più essere nessuna zona franca dove regna l’illegalità. Evidenzio che i due controlli interforze dell’anno scorso non erano sgomberi ma controlli mirati atti a verificare le condizioni igienico sanitarie e di sicurezza dello stabile e monitorare la presenza di persone all’interno. Da qui la decisione di adottare tutte azioni amministrative che la legge consente. Quello di oggi invece è stato un intervento concordato in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ed è il primo e unico sgombero di questa struttura. Anche il Tar a gennaio 2023 ha dato ragione al Dirigente all’Urbanista e a me confermando la validità dell’ordinanza di inagibilità e dell’ordinanza di sgombero. Ringrazio il Prefetto in primis, il Questore di Venezia, il Comandate provinciale dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza per aver sostenuto le mie richieste ma soprattutto quelle dei cittadini esasperati dalla situazione di degrado e abbandono”.

Scritto da: Redazione

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