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today2 Ottobre 2023 90 3
“Al mare fuori stagione, ma senza sorveglianza per i bagnanti. L’ondata di caldo agostano, che ha travolto l’alto Adriatico addirittura domenica 1’ ottobre, ha attratto migliaia di persone verso le spiagge del litorale veneto: tanti stabilimenti hanno riaperto per l’occasione, dopo che il termine ufficiale della stagione balneare era scattato come sempre a metà settembre”.
Sono le osservazioni della capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Veneto Erika Baldin che puntualizza: “Le convenzioni in atto tra le rispettive amministrazioni comunali e le associazioni di categoria del settore tuttavia non hanno previsto tale evenienza, con riferimento all’assistenza ai bagnanti. Morale? Tutti gli stabilimenti che hanno aperto lo hanno fatto incassando la locazione di ombrelloni e lettini, ma non hanno fornito il servizio di salvataggio in mare, per chi ha inteso approfittare della temperatura mite per godersi il “bonus” degli ultimi bagni fuori tempo massimo. Un particolare certo non prevedibile, ma non secondario: tra Jesolo e Sottomarina la macchina dell’ospitalità si è rimessa in moto, sia nelle strutture ricettive che nelle spiagge. Ma se vengono chiesti anche più di venti euro per trascorrere la giornata sulla sabbia, non si può non prorogare la sorveglianza di chi sceglie di affrontare l’acqua del mare, dove il progressivo rarefarsi del sole nelle ore meno centrali può anche causare problemi. Altrimenti, è come servirsi della spiaggia libera, che però è gratuita”.
“Le file di automobili lungo le strade che portano verso le località turistiche – sottolinea Baldin – sono lunghe come a fine maggio. Ben vengano le giornate soleggiate a ottobre, gli spostamenti di massa verso le spiagge veneziane, l’aumento delle motivazioni per protrarre la vacanza estiva in periodo di cambiamento climatico. Le stesse associazioni di categoria hanno plaudito al fiorire di eventi e manifestazioni atte a destagionalizzare il turismo. Ma appunto, enti locali e operatori facciano la propria parte, e consentano il ripristino dei bagnini di salvataggio finché ci saranno utenti negli stabilimenti balneari in concessione”.
Scritto da: Redazione