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“La marineria di Chioggia si conferma regina dell’Alto Adriatico per quel che riguarda il settore ittico. La città lagunare può contare su una flotta di 222 pescherecci e su 434 imprese attive tra la pesca e l’acquacoltura, mostrando in entrambi gli ambiti una crescita costante nel tempo. Lo riporta l’Osservatorio Socio-Economico della Pesca e dell’Acquacoltura di Veneto Agricoltura. Faccio, pertanto, le congratulazioni a chi non ha mai smesso di investire su questo comparto, con l’auspicio di crescere ancora”. Sono le parole del consigliere regionale Marco Dolfin, a capo del Dipartimento Pesca Lega – Liga Veneta.
“In particolare, dal 2022 al 2023, risalta la crescita del fatturato del mercato ittico clodiense, ora a oltre 24 milioni di euro complessivi -continua Dolfin-. Per i molluschi bivalvi Chioggia può vantare addirittura un’eccellenza; particolarmente significativa è stata la ripresa della produzione di lupini”.
Conclude il consigliere regionale: “Non avevamo dubbi sul fatto di raggiungere questi risultati, nonostante i mille problemi che attanagliano il settore: le imposizioni e le direttive europee e nazionali; i cambiamenti climatici; la presenza di specie aliene infestanti; la moria eccessiva di prodotti. Ma sull’altro versante tanti fattori e caratteristiche positive ne garantiscono la tenuta: l’attenzione delle istituzioni, in primis della Regione Veneto; come pure la qualità, la professionalità, la capacità, la sicurezza e soprattutto la varietà e la ramificazione della filiera produttiva. Ancora una volta, cioè, i nostri pescatori e allevatori ittici hanno dimostrato una resistenza e una resilienza fuori dal comune. Questo, nella speranza di garantire la tenuta del settore e dell’economia che ne deriva”.
Scritto da: Redazione




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