Notizie Locali

Chioggia 2024, Pino Penzo:”Per il 2024 torniamo ad usare il brand di ‘Città finalista Capitale delle cultura’”

today12 Dicembre 2023 76 3 5

Sfondo
share close

Il 2024 sarebbe stato l’anno di ‘Chioggia Capitale della Cultura’, una rincorsa al titolo che si è però infranta a pochi metri dell’arrivo, con Chioggia che si è comunque conquistata il titolo di ‘città finalista’. Un lavoro lungo e certosino, con la creazione di un apposito dossier ed un ricco calendario di eventi che però non può andare perso.

Ad affermarlo, in una lettera inviata al Sindaco di Chioggia, all’assessore comunale alla cultura Elena Zennaro e al presidente del consiglio comunale Beniamino Boscolo è Giuseppe ‘Pino’ Penzo, tra gli ideatori e maggiori promotori della candidatura di Chioggia a Capitale della Cultura.

Chioggia, con orgoglio, si è qualificata come finalista nel prestigioso concorso per diventare la Capitale italiana della Cultura e credo fermamente che si possa trasformare questo successo in qualcosa di straordinario” scrive nella sua lettera Penzo.
Chioggia – si legge ancora nella lettera – ha l’opportunità di valorizzare la propria cultura e attrarre l’attenzione nazionale e internazionale. Questo traguardo non può essere minimizzato; al contrario, dovrebbe essere esaltato e sostenuto con vigore. L’attuazione, anche parziale, del progetto presentato, “Chioggia sale di cultura”, permetterebbe non solo di celebrare il merito ottenuto, ma offrirebbe anche un ricco calendario di eventi, destinati non solo ai nostri concittadini ma anche a un pubblico internazionale. Il progetto è stato realizzato dopo aver ascoltato tutte le associazioni del territorio, le quali hanno dato il loro contributo esprimendo idee e proposte di ogni genere“.
La volontà e l’impegno dell’Amministrazione sono, però, cruciali per attuare quanto è stato scritto in quel dossier, tra l’altro pagato dall’Amministrazione stessa.
Ci tengo a rimarcare – prosegue Penzo – che il progetto “Chioggia sale di cultura” non appartiene a un singolo individuo, ma è il frutto del lavoro gestito da professionisti esperti ed esterni alle logiche locali che hanno ascoltato e condiviso proposte di centinaia di appassionati della nostra città e rappresentanti della stessa amministrazione comunale. Ritengo, pertanto, che indire ulteriori concorsi di idee per realizzare un calendario di eventi sia, onestamente, superfluo e riduttivo rispetto a quanto già fatto e speso, con il mandato dell’Amministrazione stessa.
Secondo Penzo spendere il brand “Città finalista Capitale delle cultura” è un’opportunità che non andrebbe proprio buttata via, come invece sta avvenendo e permetterebbe di promuovere la città partendo da una comunicazione già ben posizionata a livello nazionale e internazionale.

Scritto da: Redazione

Rate it

0%